Italia, Belotti: "Avvertiamo un senso di precarietà. In una big solo per fare il titolare"

Calcio
Belotti, Italia (Getty)

L'attaccante azzurro ha parlato a Rai Sport: "Avvertiamo un senso di precarietà intorno alla Nazionale, bisogna rimanere uniti e compatti per superarlo. Futuro? In una big solo per fare il titolare"

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La scorsa estate è stato per diverse settimane al centro del mercato: l'Atletico Madrid prima del blocco alla compagna trasferimenti aveva provato a bruciare la concorrenza, poi i tentativi a più riprese del Milan. Alla fine, però, Andrea Belotti è rimasto a Torino, ma il suo nome potrebbe essere uno dei più desiderati dalle big anche nella prossima sessione di calciomercato. "Mi dicono che dovrei andare in una big che giochi le coppe, ma io valuto ciò che è giusto per me a 360 gradi. Non mi interessa passare a una grande squadra se poi magari non gioco o sto in panchina. Se mi muovo è per essere titolare", le parole rilasciate dal Gallo nel corso di un'intervista a Rai Sport. "Credo che l'attaccante oltre a far gol deve aiutare la squadra perchè fare la fase offensiva e difendere tutti assieme. Credo che il mio atteggiamento faccia capire alla gente quanto io ci tenga a giocare", ha aggiunto Belotti.

"C'è un senso di precarietà intorno alla Nazionale, serve rimanere uniti"

Belotti che potrebbe partire dal primo minuto nell'amichevole che vedrà martedì sera l’Italia di Di Biagio affrontare l'Inghilterra: "Giochiamo a Wembley e sappiamo tutti che stadio sia, sarà emozionante giocare in un impianto così bello, dove in passato si son disputate tante finali. Come squadra dobbiamo dimostrare di essere comunque una grande Nazionale, con il lavoro e con il tempo. Personalmente dopo i due infortuni ora sto bene fisicamente e mentalmente. Per fortuna ci sono ancora tante partite da qui al termine della stagione e posso rifarmi", ha proseguito l'attaccante del Torino. Belotti che non nasconde la grande delusione per la mancata qualificazione al prossimo campionato Mondiale dell’Italia: "Quelle immagini di San Siro non le voglio più rivedere. Per ripartire dobbiamo  stare uniti e compatti, anche per superare quel senso di precarietà che c'è intorno alla Nazionale. Ventura? No, non l'ho più sentito", ha concluso l'attaccante del Torino.