Nazionale, Mancini: "Allenare l’Italia sarebbe un orgoglio, ma non ho avuto contatti con la FIGC"

Calcio
mancinizenit

L’allenatore, attualmente allo Zenit San Pietroburgo, ha ribadito l’interesse per il ruolo di commissario tecnico: “La nostra nazionale è tra le più prestigiose, ma ci sono tanti bravi allenatori e non sarà facile sceglierne uno”

MANCINI NUOVO CT: LA CONFERMA DELLA FIGC

Il suo nome è stato fin da subito nella rosa dei candidati per la panchina della Nazionale. A tre settimane dall’annuncio del nuovo commissario tecnico dell’Italia, Roberto Mancini si è espresso così a GR Parlamento: “Non ho mai avuto contatti con la FIGC, ma ribadisco che un incarico del genere sarebbe prestigioso e ne sarei orgoglioso perché questa è una delle nazionali più importanti che ci siano. Se dovesse capitarmi un’opportunità simile mi piacerebbe molto ma al momento non ho avuto alcun segnale in tal senso”. Sulle prospettive del calcio italiano, l’attuale allenatore dello Zenit San Pietroburgo ha parlato così: “Si parla spesso di progetto ma alla fine nessuno ha la pazienza di aspettare il completamento di un percorso. Non vedere l’Italia ai Mondiali farà male, ma speriamo di tornare presto tra le prime del mondo: essere 20° nel ranking stona. Per la Nazionale comunque ci sono tanti bravi allenatori, non sarà facile sceglierne uno”.

Prospettive nerazzurre

Il passato di Mancini si lega inevitabilmente all’Inter, che ha condotto alla vittoria di tre scudetti. “Non è facile tornare a certi livelli e trovare giocatori di simile spessore. Può volerci più tempo del previsto ma credo che la strada sia quella giusta perché i nerazzurri sono un’ottima squadra. Sono sicuro che arriverà anche il loro momento” ha proseguito l’allenatore. Che poi ha affrontato i temi d’attualità legati alla partita con la Juventus: “Non ho potuto vedere la partita, ma ho letto tanti commenti. Alla fine è sempre stato così e dubito che cambi qualcosa perché tutto questo fa parte della nostra cultura calcistica. La partita è stata affascinante e questa è la cosa più importante”.