Tonali, il suo allenatore dei Pulcini: "Era una macchina da gol, quando segnava non esultava nemmeno"

Calcio

Valerio Spinella

La convocazione in Nazionale a soli 18 anni ha spostato l'attenzione di tutti su Sandro Tonali, che ricorda Pirlo ma si ispira a Gattuso. Abbiamo intervistato chi lo ha allenato dieci anni fa, quando era un bimbo che si distingueva dagli altri per una tecnica superiore. Ma il Milan lo scartò perché "gracilino"...

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Diego Aversa è un professore di educazione fisica, insegna alla Scuola media Carlo Porta di Milano. Oggi ha 36 anni: quando andavamo al liceo insieme, Sandro Tonali non era ancora nato. Il mio amico Diego però ha allenato Tonali, quando Sandrino giocava nei pulcini della Lombardia Uno, la società milanese che lo ha svezzato calcisticamente.

Prof, quand'è che hai allenato Tonali precisamente? 

Parliamo di dieci anni fa. In quel periodo allenavo i pulcini della Lombardia Uno, che Tonali frequentava già dalla Scuola Calcio. Nel 2008 sono stato il suo allenatore, non per un anno intero ma per gli ultimi 2 mesi della stagione. 

Che tipo di campionato era?

Campionato pulcini a 6, campo ridotto. Si facevano tre tempi a partita, per permettere a tutti di giocare almeno un tempo.

Certo, sennò tu avresti fatto giocare solo lui! Ma era già così forte?

Era nettamente il più forte, non c’era paragone. Tecnicamente era di un livello superiore: utilizzava tutti e due i piedi quasi allo stesso modo già a 8 anni, quando quasi tutti i bambini usano solo il piede forte.

Lo fanno anche professionisti di 28 anni... Ma tu in che ruolo lo facevi giocare?

Faceva l’attaccante, giocavamo a rombo. Era una macchina da gol. Una volta stavamo perdendo 3 a 2 e lui era in panca per le varie turnazioni, mi disse: "Mister fammi entrare che ci penso io". In 10 minuti fece 2 gol, fenomeno.

Quindi era un mini-leader?

Un leader silenzioso. L'ho sentito parlare pochissime volte. Molto taciturno, anche quando faceva gol non esultava. Forse perché era abituato...

O perché non c'era ancora la moda di fare "Siiiiiiuuuuuuuuuu"

In realtà c'era un gesto che faceva spesso. Si sistemava di continuo il ciuffo con un colpetto di collo...

A 8 anni aveva già il look alla Pirlo? 

Ha sempre avuto il ciuffo davanti, non lunghi come adesso ma portava la frangia... e faceva quello scattino per tirarsi su il ciuffo.

Ricordi se fosse molto seguito dai genitori? Giusto per sapere se il padre fosse un tipo "alla Agassi Senior"?

I genitori venivano sempre a vederlo, anche perché lui non abitava proprio vicino al campo di allenamento, era un bel viaggetto. Lo accompagnavano sempre mamma e papà: il signor Tonali era uno molto presente e sì, un po’ si faceva sentire.

E Sandrino come si comportava?

La cosa impressionante, che non ho rivisto in altri bambini, era questo suo modo di fare da adulto: molto serioso, taciturno, introverso.

Alla Pirlo?

Non l’ho mai visto ridere, aveva questo atteggiamento da professionista: focalizzato al massimo su ciò che doveva fare e sulla vittoria.

Dal ritiro della Nazionale, Tonali ha detto di ispirarsi a Gattuso. È vero che oggi sarebbe potuto essere nella sua squadra?

Sì perché la Lombardia Uno era la più grossa società affiliata al Milan, che però lo scartò dopo averlo visto più volte. Probabilmente perché era fisicamente più gracile di quelli che avevano.

Quindi qualche provino col Milan lo ha fatto?

So che è andato più volte a fare dei provini al Vismara al Milan. Le voci che sono arrivate, quando non li ha superati, è perché fosse gracilino. Sai com'è, si tende magari a prendere quello piu grosso fisicamente e gli si affina il piede. Questa era la tendenza che c’era, almeno fino a qualche anno fa.

Così l'anno successivo andò a Piacenza...

Esatto, l'anno dopo io ho continuato ad allenare i 2000 e avrebbe dovuto esserci anche lui, ma era stato chiesto dal Piacenza e non me lo sono piu trovato in squadra.

L'anno prossimo però potresti ritrovartelo: presumibilmente giocherà in Serie A, lo prenderai al fantacalcio?

Ovvio! Poi se lo prendo io va a finire che fa 10 gol perché mi chiamano Culão...

22 agosto 2018: il Brescia annuncia di aver rinnovato per altri tre anni più opzione, il contratto di Sandro Tonali 

CHI È SANDRO TONALI

Classe 2000, nato a Lodi, ha iniziato a giocare nel Piacenza prima di entrare nel settore giovanile del Brescia, con cui ha esordito in B il 26 agosto 2017 contro l'Avellino. Nell'aprile 2018 segna il primo gol, contro la Salernitana. Conta 11 presenze con l'Italia U19, in azzurro non è ancora andato a segno. Sono invece 3 i gol segnati in carriera a Brescia, in 30 presenze, tutte collezionate in Serie B a cavallo di due stagioni dal debutto datato 2017. Quest'anno ha giocato 11 partite, segnando un gol (nel weekend, festeggiando la prima convocazione in Nazionale) su calcio di punizione nella vittoria per 4-2 sul Verona.