Mancini e il caso Kean: "Basta buu razzisti, sono insopportabili"

Calcio
(lapresse)

Il CT Azzurro si esprime sul caso Kean: "L'atteggiamento usato contro di lui è stato insopportabile, bisogna stigmatizzare questi gesti razzisti. Le parole di Bonucci? È stato frainteso, troppo risalto alla polemica con Balotelli". Sulla corsa Champions in campionato: "Resta un solo posto, se la giocano in cinque. Dominio Juve in Italia? Non dovrebbe succedere, ma col tempo le altre si riavvicineranno"

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CASO KEAN, BONUCCI CHIARISCE: "MALE INTERPRETATO"

PERCHÈ NON DOVEVA FINIRE COSI': L'EDITORIALE

“L’atteggiamento usato contro Moise Kean è insopportabile”. Anche Roberto Mancini vuole lanciare un segnale forte dopo gli episodi di razzismo di Cagliari-Juventus. Il CT della nazionale, vincitore del nono premio “Enzo Bearzot”, è intervenuto sul caso degli ululati razzisti rivolti all'attaccante della Juventus e della Nazionale: “Bisogna stigmatizzare i buu razzisti - ha spiegato - non se ne può più. Serve prendere posizione, agire anche duramente, affinché queste cose finiscano. L’esultanza di Moise? È un ragazzo. La prossima volta probabilmente non lo farà, però magari si è sentito in difficoltà”. Un fenomeno, quello del razzismo, che va debellato: “Anche in Inghilterra, dove sono molto più avanti di noi nella lotta al razzismo, accadono ancora queste cose, ma noi dobbiamo fare molto di più per eliminarle del tutto”, ha aggiunto il CT Azzurro. Che ha anche dato una lettura alle parole di Bonucci, che hanno creato molto clamore: “Ho letto qualcosa e mi sembra che sia stato frainteso. E comunque poi sembra che la cosa importante sia diventata la polemica tra Balotelli e Bonucci, invece lo è quanto accaduto in campo. Bisogna fare in modo che non avvenga più. E poi, in ottica nazionale, bisogna vedere se saranno convocati tutti e tre…”.

"In 5 per il quarto posto. Dominio Juve? Non dovrebbe succedere"

Per Mancini, a Roma per un incontro organizzato dall’Unicef, di cui è ambasciatore, la corsa alla Champions League ha ora in palio un solo posto: “Credo che tutte le squadre che in campionato sono tra il quarto e l'ottavo possano crederci”, ha spiegato il CT. Che ha poi chiarito il suo punto di vista sullo strapotere della Juventus, pronta a vincere un nuovo Scudetto: “Parliamo di una squadra molto forte, che non ha solo undici giocatori: per questo vince da tanti anni. Ha costruito benissimo, preso giocatori molto bravi e migliorato di anno in anno. È chiaro che le altre squadre debbano migliorare, visto che finiscono sempre abbastanza lontane dalla prima. Questo nel campionato non dovrebbe accadere, ma penso che anche le rivali con un po' di tempo possano avvicinarsi”.

"Zaniolo deve crescere ancora. Icardi? Ci hanno rimesso tutti"

Mancini ha poi analizzato la situazione relativa a Zaniolo, nuovo volto della Nazionale sbocciato in questa stagione alla Roma: “È un bravo giocatore - ha detto il CT - È un ragazzo giovane che deve imparare ancora tanto, deve crescere e migliorare. La cosa più importante per lui è giocare, e  giocare sempre come sta facendo adesso”. Una battuta anche sul caso Icardi: “Mi spiace per la situazione che si è creata intorno a Mauro, perché conosco il valore del ragazzo e del giocatore. È sempre spiacevole quando capitano queste cose, perché poi ci rimettono tutti”. Mancini, che sarà premiato il prossimo 27 maggio dal presidente federale Gabriele Gravina, si è infine detto onorato del riconoscimento ottenuto: “È un onore incredibile essere stato scelto come vincitore del ‘Premio Bearzot’ - ha ammesso il CT - si tratta di un riconoscimento prestigioso, anche perché Bearzot è l'allenatore che mi ha fatto esordire in Nazionale A, nel 1984. Non finirò mai di ringraziarlo per questo”, ha concluso.