Chelsea, Jorginho: "Vi spiego Sarri e le sue superstizioni. Ma non sono il suo cocco"

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"Se dovessi raccontare tutte le sue superstizioni, staremmo qui fino a domani". Jorginho è la proiezione in campo di Maurizio Sarri e ne conosce molti segreti, tanto da essersi guadagnato l'appellativo di Sarri's son

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Maurizio Sarri non è soltanto principi tattici impartiti con maniacalità ai propri giocatori. Ma molto di più: anche stranezze e superstizioni costruiscono il suo personaggio, raccontato da chi - tra i calciatori blues - lo conosce sicuramente meglio di tutti. Stiamo parlando ovviamente di Jorginho, proiezione di Maurizio Sarri in campo e già detentore dei principi di cui sopra data la comune esperienza a Napoli. Il nazionale italiano si è anche guadagnato l'appellativo di "Sarri's son" (figlio di Sarri) e in un'intervista al The Sun ha parlato a 360° del suo allenatore. "Le superstizioni di Sarri? Se dovessi elencarle tutte, staremmo qui fino a domattina - ha ammesso Jorginho - ma ve ne dico una: se la palla esce per una rimessa laterale, lui si rifiuta di toccarla e non la rimanda in campo". Anche se, ad essere pignoli, secondo i principi del sarrismo la palla dovrebbe uscire davvero raramente dal rettangolo verde.

"Non sono il cocco di Sarri"

Non a caso, Jorginho ha stabilito il record per la Premier League di 180 passaggi nella sfida pareggiata per 0-0 contro il West Ham. "Sarri - ha proseguito Jorginho - ha una grande storia personale, ma è sempre rimasto vero e fedele a se stesso; è una persona molto semplice, schietta. Dal punto di vista tattico, il suo stile di gioco è offensivo: in campo attacchiamo molto, l'organizzazione è la chiave di tutto. Quando giochiamo, tutti sanno cosa devono fare e così diventa più facile per tutti". Jorginho è sicuramente partito avvantaggiato rispetto ai compagni, si rifiuta però di essere definito il cocco di Sarri: "Ci sono tante cose del nostro rapporto che la gente non conosce, che vanno oltre questo tipo di definizione". E in questo senso, è arrivata anche la conferma di Hazard: "Jorginho è un top-player, sta giocando in maniera fantastica e non perché è amico di Sarri: sono già in confidenza perché sono stati insieme prima e si conoscono, parlano e ridono spesso insieme. Ma lo capisco, perché Jorginho è un grandissimo giocatore e ci semplifica la vita in campo".