Everton, Ancelotti chiama un tifoso al telefono: "Forza, ne usciremo insieme"

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L'allenatore dei Toffees protagonista di una divertente iniziativa, che lo ha visto chiamare al telefono Mark, uno storico tifoso: "Ciao, sono Carlo! Come stai?". Poi, fra battute e ricordi: "Ci vediamo presto allo stadio. Usciremo insieme da questo brutto momento"

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Lo adorano fin dal primo momento in cui ha messo piede a Liverpool. Carlo Ancelotti è un idolo per i tifosi dell'Everton, lui che ha preso in mano la squadra quando lottava per non retrocedere fino a portarla in zona Europa. Ora la classifica dice dodicesimo posto, colpa degli ultimi risultati prima dell'interruzione forzata a causa del Coronavirus, con i Toffees che hanno perso contro Arsenal e Chelsea e pareggiato con lo United. Poco importa, dalle parti di Goodison Park l'allenatore italiano non si tocca. Un affetto grandissimo, che Ancelotti ha voluto ricambiare in un momento delicato come questo. Lo ha fatto chiamando a casa di Mark, un tifoso che oggi ha 50 anni e che segue l'Everton da una vita: "Come stai? Sono Carlo!". La chiamata inizia così, chissà la faccia di chi stava dall'altra parte della cornetta: "Chi?", si chiede incredulo: "L'allenatore dell'Everton - ripete Carlo - so che sei un nostro grande tifoso, non è così?". No Mark, non stai sognando: "In realtà mister sono anche un suo grande fan. Lei è un uomo eccezionale". Non capita tutti i giorni di rispondere ad Ancelotti. 

"Ti siamo vicini"

Da lì una conversazione piacevole, senza barriere: "Non mi chiamare mister, io sono Carlo, un normalissimo allenatore di calcio. Mi raccomando, stai a casa e prenditi cura della tua famiglia. Insieme usciremo da questo momento". Mark, che di partite ne ha viste, non vede l'ora di tornare allo stadio: "Ti siamo vicini, questo deve essere chiaro - gli ricorda Ancelotti - per ogni cosa di cui avrai bisogno, chiedi pure al club". Spazio ai ricordi poi: "So che eri allo stadio nella finale del 1985", gli ricorda Carlo: "Sì, ero a Rotterdam - risponde Mark facendo riferimento alla finale di Coppa delle Coppe, primo trofeo europeo nella storia dell'Everton - ma ad essere sincero ero così ubriaco che non posso ricordare tanto di quel giorno", scherza. Era presente anche alla finale di FA Cup nel 1995: "Ma la miglior partita che abbia mai visto a Goodison Park è stata la vittoria sul Bayern Monanco nella semifinale del 1985. Sotto 1-0 a fine primo tempo, abbiamo rimontato fino al 3-1. Incredibile". La speranza è quella di tornare quanto prima allo stadio per rivivere certe emozioni: "Ho famiglia e amici in Italia - gli racconta Ancelotti - è lì la situazione è peggiore, è terribile". Infine il ringraziamento di Mark: "Questa telefonata mi darà la forza per andare avanti mister". Appuntamento a Goodison Park. Prima o poi il momento arriverà.