Tottenham, ufficiale l'addio di Conte: risoluzione consensuale

Premier League

La rottura era nell'aria da giorni e ora gli Spurs hanno annunciato attraverso un comunicato la fine del rapporto con l'allenatore italiano: risoluzione consensuale. Cristian Stellini assumerà la guida della squadra fino a fine stagione

ADDIO TOTTENHAM-CONTE: LE TAPPE - I MIGLIORI ALLENATORI SENZA PANCHINA

È finita tra Antonio Conte e il Tottenham. La rottura era nell'aria da giorni ma ora c'è anche l'ufficialità: l'allenatore lascia dopo meno di 18 mesi la panchina degli Spurs e il club londinese annuncia la fine del rapporto con un comunicato dove si parla di risoluzione consensualeCristian Stellini assumerà la guida della squadra fino a fine stagione.

Il comunicato del Tottenham

"L'allenatore Antonio Conte ha lasciato il club di comune accordo. Abbiamo ottenuto la qualificazione in Champions League nella prima stagione con lui. Lo ringraziamo per il contributo dato e gli auguriamo ogni bene per il futuro", si legge nel comunicato del club londinese. "Cristian Stellini prenderà la squadra come allenatore ad interim per il resto della stagione, insieme a Ryan Mason come assistant Head Coach". Stellini ha già sostituito Conte quando l'allenatore si stava riprendendo da un intervento alla cistifellea.

"Ora uniamo tutte le forze"

 "Abbiamo ancora 10 partite di Premier League e dobbiamo lottare per un posto in Champions League - dice il presidente Daniel Levy nel comunicato - Abbiamo bisogno di unire le forze. Tutti devono fare un passo avanti per garantire il massimo risultato possibile al nostro club e ai nostri fantastici e fedeli tifosi".

Una rottura inevitabile: le parole dopo il pari con il Sounthampton

Conte lascia gli Spurs al quarto posto in classifica, ma solo due punti sopra il Newcastle (qiunto) che ha due partite in meno rispetto alla squadra londinese nella corsa alla qualificazione in Champions. L'addio dell'allenatore italianoera dato per probabile a fine stagione, ma a far precipitare le cose, e a sancire una separazione da molti ritenuta inevitabile e ora divenuta realtà, è stato il duro sfogo di Conte del 18 marzo scorso, dopo il pareggio per 3-3 dei suoi con il Southampton. In quella occasione aveva parlato di "undici giocatori che giocano per loro stessi. E i tifosi si meritano molto meglio di così". "Se vuoi diventare una squadra forte, che gioca per vincere, devi metterci il desiderio, devi aiutare i compagni, avere il fuoco negli occhi - aveva aggiunto - e mostrarlo in ogni momento: io in campo vedo solo 11 giocatori che giocano per loro stessi. Sotto questo punto di vista siamo peggiorati rispetto alla scorsa stagione".