Badelj, gol da annullare. Anche se la Fifa…

Serie A

Lorenzo Fontani

REGOLIAMOCI. Il fantasma del gol di Bonucci del famoso Juve-Roma 3-2 si materializza al Franchi al momento del gol vittoria dei viola: Kalinic, che allarga le gambe per far passare il pallone, è in posizione di fuorigioco. Lorenzo Fontani analizza tutti gli episodi della 4a giornata

SAMPDORIA-MILAN
Nel finale del primo tempo Irrati viene aiutato dall'assistente che in gergo tecnico è quello "scarico", cioè non impegnato sul fuorigioco: sulla punizione di Muriel l'arbitro controlla l'area e solo con la coda dell'occhio la barriera, gli sfugge così il mani di Lapadula che però viene colto da Manganelli. Nuova punizione e giallo corretto per mani su tiro in porta.
A inizio ripresa protesta Suso per una entrata di Linetty al limite dell'area ma non dentro: il contatto decisivo è quello basso, sulla gamba sinistra del milanista, ed è appena fuori la linea
Dalla parte opposta sempre Manganelli sbandiera un fuorigioco di Barreto che sfiora un pallone rimesso in area da Torreira ingannando Donnarumma: ma il doriano era tenuto in gioco da Montolivo. La presenza di Muriel, peraltro in gioco anche lui, forse disturba l'assistente.
Passano pochi minuti e il Milan reclama due rigori in serie: non c'è quello reclamato da Niang sul contasto onesto di Pedro Pereira.
Meno pulito invece l'intervento di Torreira che è in ritardo su Bonaventura e lo affronta con un'ancata molto decisa, qui il rigore ci stava.
Subito dopo altro gol annullato alla Samp: il tocco di mano di Muriel è palese ma non volontario, il pallone rimbalza da un tocco di Abate: l'attaccante paga la tendenza a punire queste situazioni in attacco e non in difesa, differenza che il regolamento però non fa. Oltre al danno la beffa del giallo a quel punto scontato per chi segna o se ne procura l'occasione con un mani.
Nell'assalto finale della Samp troppo poco per giustificare un rigore questo accenno di trattenuta di Locatelli a Torreira, mentre alle loro spalle Silvestre e Paletta si abbracciano appassionatamente a vicenda.

LAZIO-PESCARA
Evidente la posizione di fuorigioco di Immobile in occasione del gol annullato alla Lazio nel primo tempo. E chiaro anche il fallo da rigore commesso da Bastos su Caprari: il fatto che l'attaccante del Pescara abbia già giocato il pallone può farla suonare strana, ma la decisione di Maresca non fa una piega.
Rischia la prova tv Campagnaro per un pugno a Radu su un calcio di punizione dalla destra: da rosso e anche da rigore visto che il pallone era in gioco. Nella mischia il gesto sfugge a tutti gli arbitri, vedremo se il giudice sportivo valuterà probanti le immagini.

NAPOLI-BOLOGNA
Giusto il rosso mostrato da Doveri a Krafth per questo fallo su Zielinski lanciato a rete da Milik: c'è la chiara occasione da gol - Gastaldello è in ritardo - e l'opzione dell'ammonizione è esclusa per due motivi: è fuori area e oltretutto è una spinta.

UDINESE-CHIEVO
Meritava almeno un rigore il Chievo nella ripresa quando colleziona tre episodi sospetti, in particolare il secondo: prima una spinta di Felipe su Cesar su un cross spiovente sul secondo palo, poi una trattenuta su chiara occasione da gol - e quindi comunque da rosso anche con il nuovo regolamento - di Danilo ai danni di Floro Flores, infine un intervento difensivo di Molla Wague che per colpire di testa travolge Pellissier.

SASSUOLO-GENOA

Il Sassuolo passa in vantaggio con un rigore provocato ingenuamente da Pavoletti che interviene così in area su Defrel. C'è la chiara occasione da gol ma da nuovo regolamento l'ammonizione è corretta perché si tratta di un fallo fatto in area cercando di intervenire sul pallone. 
Nel finale espulso Veloso: il portoghese si fa soffiare il pallone da Matri e poi interviene duro sull'attaccante, Gavillucci lo ammonisce gisutamente ma il centrocampista ha una reazione evidentemente anche verbale oltre le righe e viene espulso direttamente dall'arbitro.

CAGLIARI-ATALANTA
Poco prima del gol del vantaggio il Cagliari aveva reclamato per un fallo da rigore ai danni di Joao Pedro: su lancio di Tachtsidis l'attaccante anticipa il portiere Berisha e va a terra. In un primo momento Fabbri concede l'angolo pensando a una deviazione del portiere, poi viene corretto da un collaboratore e dà concede calcio di rinvio. In effetti Berisha non tocca il pallone, il problema però è che trova le gambe dell'avversario. Era rigore ma non rosso, per il tipo di fallo e anche perché la chiarezza dell'occasione da gol non sembra esserci.
Dubbi anche sul rigore concesso e poi sciupato dall'Atalanta: il fallo - netto - di Pisacane su Gomez è appena fuori area, anche se poi il contatto col ginocchio avviene in area e in teoria si può anche considerare la concretizzazione di un unico sgambetto. Il rigore parato andava poi ripetuto con ammonizione del portiere Rafael - da nuovo regolamento - per essere avanzato in anticipo oltre la linea.

INTER-JUVENTUS
Pronti via e subito sollecitazioni per Tagliavento: Murillo dà il benvenuto a Dybala, Alex Sandro lo dà a Murillo, l'arbitro lascia andare e Mandzukic lancia Khedira verso Handanovic: lo ferma la bandierina dell'assistente Costanzo, ma era in linea con Santon.
dopo 20 minuti l'arbitro inizia a sventolare i cartellini: tutti legittimi, ma uno al calciatore sbagliato: quello che prende Medel nella ripresa per un fallo su Alex Sandro commesso però da D'Ambrosio, ma l'arbitro evidentemente vede un'opera iniziata da quest'ultimo e completata dal cileno.
Nel secondo tempo festival delle trattenute in area: reciproche tra Bonucci e D'Ambrosio in quella dell'Inter.
Un po' meno reciproche quelle a cui Chiellini prima, calcio d'angolo negato tra l'altro, Barzagli poi, e ancora una volta Chiellini sottopongono Icardi. Se si potessero sommare le frazioni di rigore ne uscirebbe senz'altro uno.
Per due volte gli interisti chiedono il secondo giallo di Lichtsteiner: poco prima del gol dello stesso svizzero quando in scivolata trova la gamba di Miranda, ma l'addizionale Banti giudica giustamente il fallo non grave, e poi per un mani sul quale Tagliavento è costretto a gran voce a ricordare che da quest'anno l'ammonizione è solo in caso di azione promettente. Della novità tra l'altro aveva beneficiato nel primo tempo Joao Mario per un fallo di mano molto più plateale. 
Nell'azione del gol di Perisic bravo Candreva a saltare sul pallone senza toccarlo rimanendo poi fuori dal gioco: se lo avesse fatto avrebbe messo in fuorigioco Icardi prima dell'assiste decisivo
L'Inter chiude in 10 per il secondo giallo a Banega: già ammonito per proteste dopo una punizione dal limite concessa alla Juve ferma con un fallo tattico Alex Sandro.
Ultimo sussurro un'uscita disperata e decisiva di Handanovic su Khedira: il portiere arriva per primo e quindi la colpa dello scontro con Khedira va attribuita al tedesco. Punizione alla difesa.

FIORENTINA-ROMA
Il fantasma del gol di Bonucci del famoso Juve-Roma 3-2 si materializza al Franchi al momento del gol vittoria di Badel. Kalinic in posizione di fuorigioco allarga le gambe per far passare il pallone, dopo che la sua sola presenza aveva contribuito a costringere Szceszny a spostarsi per avere visuale libera. Nello spirito originale della regola è sempre fuorigioco, ma da quando l'Ifab ha scritto "ostruire chiaramente la linea di visione" vale un po' tutto. La Fifa potrebbe anche cosiderare questo gol buono, l'Uefa certamente no. L'Aia lascia ad arbitro e assistente la valutazione dell'impatto sul portiere: col rischio che in assenza di proteste manchi automaticamente anche la bandierina alzata
In precedenza, poco prima della mezz'ora, Dzeko aveva chiesto il rigore per un contatto in area viola con Tomovic: sul lancio di De Rossi sia l'attaccante che il difensore corrono verso il pallone. Ma il viola finisce per tagliare la strada al bosniaco toccandolo sulla gamba. Ci stava il rigore.
Senza dubbio non da rigore invece nel finale un contrasto di Milic su Iturbe, anzi forse c'è un tocco di mano del romanista, e una respinta col braccio aderente al corpo di Carlos Sanchez su conclusione di Dzeko.