Buffon meglio di CR7, il Golden Foot 2016 è suo

Serie A
A Montecarlo è il giorno di Gianluigi Buffon: il Golden Foot 2016 è suo (Foto Getty)
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Cristiano Ronaldo esce sconfitto nel duello con il portiere della Juventus, a Montecarlo per la quarta volta è un italiano ad aggiudicarsi il prestigioso premio

Vinto il testa a testa finale con Cristiano Ronaldo: il Golden Foot 2016 va a Gianluigi Buffon. Nella 14esima edizione del premio (riservato a giocatori over 28, distintisi per meriti sportivi sia individuali sia di squadra), il portiere e capitano della Nazionale e della Juventus diventa il quarto italiano ad imporsi. Prima di lui avevano festeggiato Baggio, Del Piero e Totti. Oltre a Buffon e CR7 tra gli altri erano candidati al successo Cavani, Lampard, Messi e Rooney. Dalla Juventus all'Inter: l'allenatore Frank De Boer è stato inserito tra le leggende insieme a Puyol, Kahn e Deco.

Un riconoscimento alla carriera più che meritato e che in qualche modo colma la mancanza del Pallone d'Oro. "No, non è così perché se non l'ho vinto vuol dire che non l'ho meritato", dice Gianluigi Buffon respingendo i rimpianti e godendosi il premio che gli è stato assegnato oggi a Montecarlo, sbaragliando gli avversari che proprio semplici non erano, visto che, tanto per fare due nomi, c'erano anche Messi e Cristiano Ronaldo tra i candidati. Una premiazione che arriva cinque giorni dopo quella papera contro la Spagna che ha svegliato i critici, subito pronti a puntare il dito e a parlare di un Buffon ormai avviato al tramonto e non più ai suoi livelli. "Non devo scendere in campo per difendermi da certi attacchi, se ho fatto questo tipo di carriera è perché sono molto autocritico - ha dichiarato il portiere della Juventus e della Nazionale a margine della presentazione -. Non ho bisogno di sentire come mi giudicano gli altri, perché so da solo se posso essere soddisfatto o meno del mio lavoro. Con la Spagna potevo fare meglio, penso sia stato evidente per tutti, con la Macedonia, invece, in determinati momenti penso di aver risposto alla grande. In questo lavoro bisogna accettare le critiche più o meno giuste e dare risposte sul campo e io è lì che voglio concentrarmi sul campo, ho ancora un anno e mezzo di contratto con la Juve, ci tengo molto e queste critiche è come se mi lanciassero una sfida, vivo per questo e non aspettavo altro".