Sarri: "Higuain? Lo saluto come un figlio che..."

Serie A

L'allenatore del Napoli è soddisfatto della prestazione contro l'Empoli: "Abbiamo costruito tanto, dobbiamo sorvolare sulle false pressioni e lasciare da parte le paure". E si prepara alla sfida con Higuain...

Archiviato il successo sull'Empoli, sua ex squadra, Maurizio Sarri pensa alla sfida di sabato contro la Juve. Contro Higuain, il suo ex fuoriclasse. Difficile affrontarlo adesso, nel periodo in cui il suo Napoli non ha più un centravanti. Non solo per l'addio del Pipita, ma per l'infortunio di Milik e la squalifica di Gabbiadini, che hanno lasciato la sua squadra senza un riferimento classico in avanti.
Alla domanda di Ilaria D'Amico, nel post-gara con l'Empoli, su come si figura l'incontro con Higuain, l'allenatore del Napoli ha risposto: "Lo saluterò come un figlio che mi ha fatto incazzare".

"Senza centravanti l'attacco sta facendo bene" - "Dobbiamo crescere nella continuità di applicazione e attenzione: ci esprimiamo bene ma ci sono 10 minuti in cui la squadra sembra mentalmente vuota e finisce per concedere qualcosa. Però la prestazione è stata di buon livello, abbiamo creato tantissimo e rischiato poco".
Maurizio Sarri è contento della vittoria contro la sua ex squadra, l'Empoli dove ha mandato in campo un tridente senza prima punta: "Non abbiamo centravanti puri, dobbiamo fare con quello che abbiamo a disposizione. Stiamo viaggiando a 2 punti di media a partita e se si pensa che in estate abbiamo perso Higuain, a settembre il suo sostituto e adesso per due giornate Gabbiadini, stiamo facendo partite di buon livello. Del tridente non mi sono piaciuti i primi 20 minuti, poi appena Mertens ha giocato in base alle sue caratteristiche abbiamo creato tantissime palle gol, tirando più di 20 volte in porta".

Reina, Insigne e la Juve -
Reina si è riscattato dopo l'errore in Champions? "Stiamo parlando di un campione anche dal punto di vista umano, non solo tecnico. Ha una grande personalità e un grande cuore e io mi aspettavo che reagisse subito e giocasse su questi livelli. Sono contento di avere Pepe in porta. I fischi a Insigne? Non li ho sentiti, il borbottio quando si perde la palla succede a tutti. Ha vissuto un momento non felice che succede a molti giocatori, non sta trovando la porta come l'anno scorso ma fa parte del gioco. Ho visto un giocatore piùpartecipe, non è ancora ai suoi livelli ma che ha intrapreso la strada giusta".
La sfida contro la Juve? Sappiamo di affrontare la squadra più forte, la grande favorita ma io voglio una squadra tosta che va a Torino a giocarsela".