Allegri: "La mia Juve è come quella di Capello"

Serie A
Massimiliano Allegri si gode un'altra vittoria su un campo difficile come quello di Verona (Getty)
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L'allenatore bianconero si gode un'altra vittoria di misura su un campo molto difficile come quello di Verona: "Ogni anno è sempre più difficile: la nostra sfida di questa stagione è migliorare noi stessi". Pjanic, che ha deciso la gara: "Possiamo fare ancora meglio"

"Questa Juve come quella di Capello? La sua Juve me la ricordo vagamente, so che vinceva e anche questa Juve sta vincendo". Nel dopo partita di Chievo-Juventus, Massimiliano Allegri si gode un’altra vittoria di misura, ma importantissima per la continuazione del campionato."Ogni anno è sempre più difficile perché gli avversari sono sempre più tosti e dopo 5 scudetti vinti provano sempre a batterti: la nostra sfida di quest'anno è migliorare noi stessi. Pensiamo a una gara alla volta, dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo".

Il ruolo giusto per Pjanic - L'allenatore bianconero ha parlato del ruolo ideale per l'ex centrocampista della Roma, che ha deciso la gara: "Pjanic giocando da interno destro diventa più lucido in avanti, è una questione semplice, giocando a tre deve aiutare il terzino e magari si trova fuori posizione, riducendogli il campo d'azione è più lucido e pericoloso. Nel calcio è importante giocare bene ma è importante anche correre", ha aggiunto Allegri che ha parlato anche dell'infortunio di Barzagli: "Gli è uscita la spalla e gliel'hanno rimessa a posto".

Partita difficile - "Abbiamo fatto una bella partita conquistando un risultato importante - ha proseguito -. Abbiamo chiuso un mese al meglio, nel quale abbiamo affrontato squadre importanti". La prova di Higuain e Mandzukic? "Ho chiesto ai due di sacrificarsi e l'hanno fatto bene. Hanno dato ampiezza al campo e hanno fatto bene tecnicamente: sono contento della prestazione. Higuain ha giocato molto con la squadra e quando non c'è Dybala lo fa lui perché ha grande tecnica".

Pjanic: "Qui grandi aspettative" - Il centrocampista bosniaco ha parlato della punizione che ha deciso la partita: “La cosa importante sono i tre punti ottenuti. E' ovvio che devo e voglio fare molto di più. Mi sto adattando ai nuovi meccanismi e le mie prestazioni saranno sempre migliori. Le aspettative sono grandi ma questo non mi preoccupa. Faccio il mio lavoro il meglio possibile. Di certo, qui sono cambiate tante cose, per esempio c'è meno palleggio". Non c’è un modulo che preferisce: "Non importa lo schema ma la filosofia di gioco. Sicuramente possiamo fare meglio. L'importante è fare i tre punti; poi abbiamo tempo per migliorare. Io, ripeto, sono sereno e lavoro ogni giorno in allenamento per integrarmi al meglio e per dare di più", ha concluso.