Sousa: "Bernardeschi un patrimonio. Contentissimo"

Serie A
Paulo Sousa al primo derby vinto contro l'Empoli sulla panchina della Fiorentina (Getty)
paulo_sousa_fiorentina_getty

L'allenatore della Fiorentina elogia il suo numero 10: "Importante per noi e per la Nazionale, lo sarà anche per le squadre che arriveranno in futuro. Il ciclo di partite? Vogliamo vincerle tutte"

La prima vittoria contro l’Empoli, Paulo Sousa può sorridere. Perché alla seconda stagione sulla panchina viola, il portoghese trova il primo successo nel derby. Un 4-0 netto al Castellani che rilancia la Fiorentina in classifica e rappresenta una bella iniezione di autostima. “Nella grande maggioranza delle partite riusciamo a creare molto più dei nostri avversari, però poi per vincere serve sempre concretezza e spero che quello di oggi sia un inizio ed un messaggio benaugurante” ha commentato Sousa a fine gara, “perché questo mini-ciclo che in realtà è grande e che ci farà giocare partite importanti possa permetterci di vincere ogni gara”.

Contro l’Empoli, nel derby, ha deciso (anche) una doppietta di Bernardeschi, ritrovato dopo un avvio di stagione al rallentatore: “Quando sono arrivato a Firenze, Federico aveva finito l’Europeo con l’Italia Under 21 - racconta Sousa - e l’ho chiamato per dirgli quanto credevo in lui. L’ho fatto prima di tutto per aiutarlo nella crescita, perché aveva bisogno di spazio e di continuità. Io glieli ho dati, lo chiedeva anche la società per farlo maturare dal punto di vista dell’intensità del gioco. Lui ha accettato questo ruolo dove ha lavorato tanto ed ha fatto benissimo. Sono contentissimo - conclude l’allenatore portoghese che ha vinto oggi il suo primo derby contro l’Empoli - per quello che sta facendo, perché credo nel suo potenziale. Federico è un giocatore importante non soltanto per la Fiorentina, ma anche per la Nazionale di Ventura. E sono sicuro che lo sarà anche per le altre squadre che arriveranno un giorno nel suo futuro”.