Dall'Ascoli alla Samp: Quagliarella 100 e lode

Serie A
Fabio Quagliarella, attaccante della Sampdoria (Getty)
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Dal primo con l'Ascoli all'ultimo segnato ieri, da Giampaolo a... Giampaolo. "Il gol più bello è quello che devo ancora segnare" ha scritto l'attaccante che nel frattempo è entrato nel club dei centenari ed è quarto nella classifica dei marcatori in attività

Cento per cento Fabio Quagliarella. Da Torino a Genova, dal 2005 al 2016. L’attaccante di Castellammare di Stabia è un nuovo centenario della Serie A, il quarto marcatore in attività dietro a Totti, Gilardino e Cassano. L'incredibile rimonta della Sampdoria contro il Sassuolo è iniziata grazie al suo gol, uno dei tanti che però ha un sapore ancora più speciale. Perché era la rete numero 100 celebrata uscendo per ultimo dal terreno di gioco con la maglia preparata per l’occasione. "A distanza di 24 ore ancora non riesco a crederci - ha scritto l’attaccante sul suo profilo Facebook - una giornata unica e indimenticabile. E’ difficile esternare e spiegare a parole quello che si prova in questi momenti, sono emozioni incredibili e che lasciano il segno".

"Un gol che ho aspettato, sognato, immaginato e voluto da sempre, una vittoria importantissima per la mia squadra, per i miei compagni e per i tifosi". Ne ha segnati tanti, in tutti i modi; alcuni bellissimi e altri "sporchi", da attaccante vero. Ha iniziato ad Ascoli (contro il Treviso) quando in panchina c’era quel Marco Giampaolo che ieri ha esultato con lui alla Samp. Destino. Poi un primo passaggio in blucerchiato dal 2007 al 2009, Udinese, Napoli, Juventus, Torino e ancora Sampdoria. Impossibile scegliere il più bello perché tutti, al di là del gesto tecnico, occupano un posto speciale nel cuore dell’attaccante. "Quando ho esordito in serie A non avrei mai pensato di riuscirci, ma l’ho voluto con tutte le mie forze".

L’obiettivo ben chiaro in testa e la voglia di essere sempre protagonista, anche dopo un infortunio al crociato che l’ha costretto a stare fuori per un lungo periodo. La Juve lo ha aspettato, lui è tornato a segnare. E tante volte non ha nemmeno potuto esultare, di fronte a quei club che lo hanno aiutato a crescere e che poi se lo sono ritrovato davanti da avversario. Ha segnato dappertutto e non ha certo intenzione di fermarsi. "Il gol più bello della mia carriera? Quello che devo ancora segnare…", ha scritto ancora Quagliarella ringraziando compagni e tifosi. Ha messo la sua firma su tre scudetti e due Supercoppe con la Juve, ha lasciato un segno ovunque anche per il suo carattere e la sua capacità di mettersi al servizio dei compagni.

"Sono uno dei pochi attaccanti non egoisti del campionato", ha detto ai microfoni di Sky Sport. Lo dimostra il gol del pareggio contro il Sassuolo, che Fabio "ha ceduto" con un assist a Muriel. Forse perché la maglietta celebrativa con il numero 101 non era pronta… In ogni caso è meglio iniziare a prepararla, il traguardo dei 100 (e lode) non vuole certo essere l’ultimo della carriera dell’attaccante della Sampdoria.