Miha: "Dubbio Belotti. 100 mln? Ci rifai il Toro"

Serie A
Sinisa Mihajlovic, l'allenatore del Torino ha parlato alla vigilia della gara contro il Chievo (foto Getty)
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L'allenatore del Torino parla alla vigilia del Chievo e tiene in sospeso le condizioni dell'attaccante: "Sta meglio, ma devo valutare se farlo giocare". Poi una battuta sulle cifre del mercato: "Se giocassi ancora, anche io varrei 100 milioni..."

Parola a Mihajlovic. A 360°, l'allenatore del Torino parla di tutto in conferenza stampa alla vigilia della gara di campionato contro il Chievo Verona che aprirà la giornata di Serie A. Con o senza Belotti? “Ieri stava un po’ meglio, tra stasera e domani mattina vedrò - esordisce il serbo in sala stampa - se sarà in grado di giocare. Barreca invece sta bene”. Prima buona notizi dunque, il terzino è tornato a disposizione. Ma i tifosi del Torino attendono Belotti, volto-copertina di un inizio di stagione da incorniciare. Gol per l'Europa, per la Nazionale e per... il futuro: “Il valore di un giocatore lo fa il mercato. Tutte le cifre che ci sono adesso sono esagerate, per chiunque. Non penso - continua Mihajlovic - che un giocatore possa valere 90-100 milioni, Belotti o Pogba che sia. Se fosse così dovrebbero fare 4 gol a partita e vincere da soli. Però se c’è qualcuno che li paga così, si accomodi. Quelle cifre non sono valori reali però. Mi dispiace perché se giocassi adesso varrei 100 milioni anche io… L’importante su Belotti è - conclude l'allenatore del Torino - che se un giorno andasse via paghino questi soldi così si rifà tutta la squadra”.

Sguardo anche al prossimo avversario, il Chievo di Maran: “E’ un’ottima squadra che gioca bene, che sa difendere e ripartire. Gioca alla stessa maniera in casa e fuori, non hanno grandi flessioni. Per cui verranno qua per vincere. Noi - avverte Mihajlovic - dobbiamo far sentire loro l’effetto del nostro stadio”. L’allenatore del Torino poi torna sulla vittoria di Crotone: “Non ero contento perché non abbiamo fatto quanto dovevamo. Abbiamo creato poco nonostante un possesso di palla enorme, non avevamo la giusta intensità. Sapevamo che contro il Crotone non era facile perché loro non giocano, buttano palla in avanti e basta. Domani sarà simile, dobbiamo attaccare sulle seconde palle, la chiave della partita sarà quella”.

Infine, Mihajlovic regala un retroscena del passato: “Una volta andai a vedere una partita di Guardiola, poi andammo a mangiare insieme e lui mi disse: ‘Ho capito che questa era una grande partita perché i miei giocatori, senza che io dicessi niente, nei giorni scorsi si sono ritrovati per guardare le registrazioni degli avversari e li sentivo poi discutere in spogliatoio’. Questo è quello che intendo per passione”, conclude l'allenatore del Torino.