Sousa: "Il futuro? Concentrato solo sul lavoro"

Serie A
L'allenatore della Fiorentina, Paulo Sousa, al centro di tante polemiche nei giorni scorsi (foto Getty)
93243942

L'allenatore della Fiorentina schiva le domande sul suo futuro: "Non ne parlo, mi concentro su quello che posso controllare". Poi elogia Pioli: "L'Inter controlla il gioco, sono pericolosi"

L’Europa (e la sconfitta contro il PAOK Salonicco al Franchi) è già alle spalle. La testa è all’Inter, prossima avversaria della Fiorentina in campionato. Sfida a San Siro, nel posticipo di lunedì sera in Serie A: in palio punti pesanti per l’Europa che verrà. Ma a tenere banco in casa viola è il futuro di Paulo Sousa, soprattutto dopo l’intervento di Corvino in sala stampa. L’allenatore portoghese risponde solo parzialmente, però: “Vivo questo momento come vivo il mio lavoro, resto concentrato su quello che devo fare. Io ripeto che sono completamente focalizzato sul mio lavoro, faccio del mio meglio. Il mio futuro e quello di tutti gli allenatori - precisa Sousa - dipende sempre dai risultati. Noi siamo sempre a rischio, in tutte le partite che facciamo. Non voglio più entrare in nessun argomento di questo genere”, chiude il portoghese.

Testa alla partita, dopo una settimana difficile: “Ma non temo ripercussioni, i ragazzi sono dei professionisti. Dobbiamo pensare a quello che noi possiamo controllare. L’Inter ha un allenatore nuovo che ha portato concetti diversi, l’ho vista benissimo contro il Milan. Sarà una partita in cui dovremo essere al massimo e sicuramente i ragazzi lo saranno”. Poi il ricordo del 4-1 di San Siro dell’anno scorso: “Fu un risultato molto importante in quel momento, per come giocavamo”. E un commento su chi sta meglio tra i nerazzurri e i viola: “Lascerei stare l’Inter, devo cercare di analizzarli collettivamente ed individualmente. Pioli ha portato dei concetti nuovi, un pressing più alto ad esempio. Giocano in casa, crediamo che questi principi li metteranno in atto molto bene. Mi aspetto - avverte Paulo Sousa - che la squadra metta in campo quella capacità che ha di vincere le partite. Una squadra che riesce a vincere contro la Juventus vuol dire che ha qualità individuali e collettive. Da quando hanno esonerato De Boer, credo - prosegue l’allenatore della Fiorentina - siano una squadra che evidenzia una caratteristica nuova: il controllo di tutta la partita. Dovremo essere capaci di oltrepassare i primi blocchi di pressione e di aggressività che l’Inter farà senza palla per avere più controllo. Per difendere bene, dobbiamo difendere con il pallone”.

In chiusura, ancora una domanda sul suo futuro e sulle parole di Corvino: “Voglio essere concentrato su quello che devo, il resto non posso controllarlo. Non voglio parlare di quello che ha detto il direttore. Quando parla la società, a noi allenatori fa sempre piacere. Tutti vogliamo il bene della Fiorentina, non voglio dire altro. Gli striscioni? Non devo commentare assolutamente nulla, io lavoro al massimo per vincere ogni partita”.