Miha: "Juve? Rifarei tutto. Maksimovic? Poteva..."

Serie A
L'allenatore del Torino, Sinisa Mihajlovic, presenta la sfida contro il Napoli (foto Getty)
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L'allenatore del Torino in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Napoli: "Loro la squadra più in forma del campionato. Ljajic? Sa che non ha fatto bene nel derby". Poi duro sull'ex difensore granata: "Andato via senza parlarmi, neanche una telefonata. Ma tanto gioca col contagocce..."

"Veniamo da due sconfitte in cui per quello che abbiamo fatto avremmo anche potuto vincere. Ma il calcio è così, e va accettato. Sapevamo che il calendario ci presentava tre partite difficili, domani giochiamo contro la squadra più in forma del campionato. E ci vorrà il miglior Torino: andremo come sempre per vincere, dovremo essere bravi a leggere bene ogni situazione. Dovremo saper essere incudine e martello al momento giusto": presenta così, Sinisa Mihajlovic, la sfida del suo Torino al San Paolo contro il Napoli per la diciassettesima giornata di Serie A. Uno sguardo al prossimo avversare, quindi. Ma anche all’ultima partita, il derby perso contro la Juventus: "Dico solo tre cose: rifarei le stesse scelte (sia prima che durante la gara, perché sono sempre fatte per vincere e perché questa è la mia mentalità), dovreste apprezzare di più un Torino ambizioso, la sconfitta non è colpa dei tre cambi", sottolinea l’allenatore granata.

"Ljajic ha accettato le critiche" - "Ho parlato con Adem a quattr’occhi, sa che è stato bravo nella fase difensiva ma non in quella offensiva - analizza Sinisa Mihajlovic commentando la gara dell’esterno serbo nel derby contro la Juventus -. Lui da ragazzo intelligente e responsabile sa che poteva fare meglio e ha accettato le mie critiche", prosegue l’allenatore del Torino.

"Maksimovic è andato via senza parlarmi" - Sinisa Mihajlovic poi commenta duramente i rapporti con il difensore del Napoli, Maksimovic: "Parliamo della partita, è più importante. Tra l’altro gioca con il contagocce… E’ andato via senza parlarmi, senza chiarire le cose a quattr’occhi e senza nemmeno una telefonata. Mi aspettavo di più, ma ora parliamo della gara che conta di più", aggiunge l’allenatore granata.

"Quando hai Dybala in panchina…" - Mihajlovic parla anche della rosa del Torino: "E’ una squadra importante e i giocatori devono dimostrare sul campo quello che valgono. Vi faccio un esempio: tutti hanno parlato del fatto che nei primi tempi il Torino è primo in classifica, questo significa che non abbiamo mai sbagliato approccio tranne che con l’Inter a Milano. Però il calcio si gioca per 95 minuti. Nei secondi tempi devi cambiare, anche per infortuni e per stanchezza. E sicuramente i nostri cambi non si sono rivelati all’altezza. Obi e Acquah a centrocampo, Maxi Lopez, Martinez e Boyè davanti: in cinque hanno fatto un gol. Dalla panchina sono arrivati pochi gol, se togliamo Baselli a Milano, ma lui è un titolare, e Martinez a risultato acquisito col Bologna. Il calcio non si gioca mai in undici. Quando hai Dybala in panchina e lo inserisci non perdi qualità, forse la aumenti. Lo stesso la Roma con Totti. Da noi invece non succede così. Questo è quello che ha detto il campionato e questo è quello che abbiamo capito in questi mesi", sottolinea l’allenatore del Toro.

"Il mercato? I giocatori dimostrino…" - "Mancano due gare e poi c’è la sosta. Analizzando quanto successo, è così: ci servirà rinforzare la squadra sul mercato. Poi sono i giocatori che devono dimostrare che al Torino non servono rinforzi, ma abbiamo giocato tante partite e abbiamo tratto delle conseguenze. Dobbiamo sicuramente intervenire sul mercato. Cercheremo di farlo, facendo il massimo possibile come questa società ha sempre fatto. Penso che tutti hanno avuto le possibilità di farsi vedere, alcuni le hanno sfruttate e altri no. E i giocatori lo sanno per primi", conclude Mihajlovic.