Inter, Shaqiri attacca: "Strutture vergognose"

Serie A
Shaqiri in azione con lo Stoke City, dove sta provando a rilanciarsi (foto LaPresse)
shaqiri_lapresse

Lo svizzero torna sul suo breve passato ai nerazzurri e non risparmia pesanti accuse alla società. E sul calcio italiano: "Troppo lento e tattico"

Xherdan Shaqiri attacca l'Inter dopo la breve e fallimentare esperienza di sei mesi dal gennaio al giugno 2015. Lo svizzero si sta ritrovando allo Stoke City ma non perde l'occasione per fare il punto sulle cose che non sono andate per il verso giusto. Ai microfoni della tedesca 'Spox' Shaqiri non risparmia pesanti accuse al club nerazzurro. "Ad essere onesto, le infrastrutture dell'Inter erano vergognose. E' un vero peccato che un club così prestigioso non riesca ad investire su questo aspetto del calcio. L'alimentazione, la rigenerazione e l'analisi delle prestazioni sono tutte cose che ho trovato più sviluppate in Inghilterra, dove sono più professionali".

Calcio lento e tattico - L'attacco si estende anche al calcio italiano e agli allenamenti: "Il calcio era sicuramente molto tattico e questo è stato uno svantaggio per me. Era molto difficile portare quelle idee nel mio stile di gioco esplosivo. Addirittura c'era un allenamento nel quale io calciavo corner per due ore consecutive. Non avevo mai visto nulla di simile fino a quel momento". 

Accoglienza incredibile a Milano - "In quella finestra di mercato l'Inter è stata la squadra che mi ha voluto più di tutte, mentre l'estate precedente il mio trasferimento al Liverpool fu bloccato dalla volontà del Bayern Monaco. I nerazzurri mi promisero una nuova Inter e l'accoglienza è fu incredibile: un uomo della sicurezza all'aereoporto mi ha quasi soffocato perché c'era troppa confusione, tutti i tifosi mi hanno accolto benissimo".