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Sampdoria, Giampaolo: "Abbiamo più autostima"

Serie A
Marco Giampaolo, allenatore della Sampdoria (Getty)

Dopo il Milan, il Bologna: "Non mi fido del loro momento no - ha detto l’allenatore - so che sarà difficile. Rispetto all’andata la squadra è cresciuta, arriviamo da due vittorie importanti e dobbiamo essere fisici e aggressivi come loro. Muriel? La vita dell’attaccante è così"

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Dimenticare i successi contro Roma e Milan per ricominciare a correre. La Sampdoria si lascia alle spalle due vittorie prestigiose e si proietta sulla sfida in programma contro il Bologna. Alle ore 18 rossoblù e blucerchiati scenderanno in campo a Marassi e Marco Giampaolo chiede ai suoi un’altra vittoria per dare continuità e migliorare così il bottino attuale di 30 punti in classifica. Queste le parole dell’allenatore della formazione genovese in conferenza stampa.

Sulla gara e sull'avversario -
"Non mi fido del momento no del Bologna - ha detto Giampaolo - non mi fido di niente. Il confine tra vincere e perdere una gara è sottilissimo, è una questione di dettagli. So che sarà una partita complicata e rispetto al confronto dell’andata abbiamo quattro-cinque mesi di lavoro in più. Sono cambiate tante cose, la squadra è cresciuta e quindi ha più autostima ma questo processo di miglioramento lo ha fatto anche il Bologna. Mi aspetto un avversario quadrato, cinico e ostico. Le reazioni di fronte a una sconfitta non sono sempre le stesse, molto dipende dal livello di complicità fra squadra e allenatore e dal livello di stima che c'è nel lavoro che si fa; quando ci sono legami forti allora la squadra è in grado di dare risposte importanti. Quella di domani sarà la gara più difficile perché arriviamo da due vittorie importanti e dobbiamo essere fisici e aggressivi come loro".

Sulla formazione e sul futuro - "Di solito penso alla formazione il giorno della partita, ho delle sensazioni ma mi pongo questo problema solo la mattina della gara. Djuricic è un giocatore che ha il profilo tecnico e fisico della mezzala che piace a me ma per lui è un ruolo nuovo. Ha tutto quello che serve per fare la differenza e io penso che quando sei giovane hai l'ambizione di giocare. Magari ora si sente anche più considerato. Barreto? Non è convocato, neanche Sala. Il Bologna ha giocato in settimana ma magari arrivano qui e vanno il doppio di noi. Può succedere di tutto perché è già successo tutto e il contrario di tutto. Per quanto riguarda il futuro dico che vivo di presento e vivo di lavoro. Le voci non mi interessano, la mia intenzione e il mio auspicio è programmare il futuro con la Samp; dobbiamo smentire il fatto che con le piccole non si vince. L'aver pazienza, poi, è fondamentale ma non deve essere una pazienza stucchevole ma fatta di intensità senza essere frenetici perché la frenesia ti porta a giocar male".

Su Bereszynski e Muriel -
E ancora, su altri elementi della rosa a disposizione: "Bereszynski sta sempre sul pezzo è un tipo da poche chiacchiere e molto lavoro; gli dici una cosa e la capisce, è super attento. E' competitivo nell'uno contro uno, è generoso. Non è Dani Alves, ma a noi ha dato spessore, spirito difensivo ed esperienza. Muriel è tornato a fare la differenza? La vita degli attaccanti è fatta così, possono capitare dei momenti dove non fai gol e rischi di incupirti ma penso che Luis possa fare ancora meglio".