Sassuolo, Di Francesco: "Perfetti nella prima ora"

Serie A
Eusebio Di Francesco, allenatore del Sassuolo (Getty)
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"I ragazzi hanno pagato psicologicamente lo svantaggio - che è nato da una situazione che non deve esistere nella mia idea di calcio. Quando si crea così tanto contro queste squadre bisogna segnare", ha detto l'allenatore neroverde

Perde ancora il Sassuolo Di Eusebio di Francesco, all’Olimpico la gara contro la Roma termina 3-1 per i giallorossi. Non basta l’iniziale vantaggio segnato da Defrel dopo 9’, i ragazzi di Spalletti pareggiano con Paredes e ribaltano la situazione grazie a Salah e Dzeko. Rimane così ferma a quota 31 punti in classifica la squadra neroverde che dopo la sosta affronterà la Lazio in casa. Al termine del match l’allenatore ha analizzato così quanto accaduto in campo ai microfoni di Sky Sport: "Io sono stato team manager qui insieme a Spalletti, più ho scelto di fare altro e oggi sono tornato da allenatore a sfidare Spalletti in questo stadio".

Sulla gara -
"La squadra ha avuto un atteggiamento tattico perfetto nella prima ora, è normale che vedere una formazione aggressiva nel disputare una gara all'Olimpico contro la seconda in classifica, con giocate di alta qualità finire sotto 2-1 - secondo me immeritatamente - psicologicamente i ragazzi l'hanno pagata. Alla lunga può venire fuori la grandissima qualità dei giallorossi. Abbiamo ovviamente fatto degli errori ma in questa prestazione ho rivisto la spregiudicatezza della mia squadra, quella che voglio vedere. Berardi? Oggi l'ho spostato a sinistra e a me è piaciuto molto per la disponibilità che mi ha dato e per i gesti che ha fatto con gli altri davanti. Defrel era da un po' che non c'era ma per noi è molto importante per il tipo di gioco che facciamo, per la conoscenza dei movimenti che ha; ha fatto molto bene ma poteva anche fare qualche gol in più perché le occasioni le ha avute e ovviamente quando si viene a giocare contro queste squadre qua e si crea così tanto bisogna metterla dentro, altrimenti poi si paga come è accaduto sul gol di Salah".

Sugli episodi della gara - "Non mi sono lamentato di un presunto fallo sul gol del 2-1 loro, farei fatica a vedere questo tipo di situazione ma era arrabbiato con i miei. Quella era una palla nostra sul portiere che invece di giocarla aperta abbiamo rinviato (per me sbagliando). Erano i minuti di recupero e fino ad allora avevamo fatto benissimo; non si doveva fare una sciocchezza simile, abbiamo messo lì una palla che non fa parte delle nostre caratteristiche, che non esiste proprio nel mio modo di vedere il calcio. Nel finale poi tutta il gruppo è stato meno brillante ma quando si inizia a vedere che non ci sono più le trame di passaggio, che la squadra si allunga anche Berardi ne ha risentito. Si è trovato anche in un ruolo che non è il suo preferito ma tra infortuni e altre cose ho dovuto fare delle scelte; poi avevamo preso il terzo gol e ho dovuto decidere se mantenere la stessa fisionomia o cambiare qualcosa".

Sulla Roma -
"Non posso giudicare il momento attuale della Roma, quando io vivevo qui non ascoltavo radio e non sentivo nulla perché volevo solo andare avanti per la mia strada. Fa parte del gioco vivere in un ambiente che non sempre aiuta, si vengono a creare tante situazioni che si possono evitare ma le reazioni di Luciano sono normali e non le ha solo con l’esterno ma si comporta proprio così anche nello spogliatoio".