Prandelli: "Insigne? Futuro di Napoli e Nazionale"

Serie A
Cesare Prandelli ha fatto esordire con l'Italia Lorenzo Insigne prima dei Mondiali del 2014 (Getty)
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L’allenatore che aveva fatto esordire in azzurro l’attaccante in Nazionale ha parlato così a Il Mattino: "Un ragazzo di qualità e personalità che poteva ricoprire tutti i ruoli, si sta rendendo conto fino in fondo delle sue capacità. Il Napoli ricorda il Barcellona, bravo Sarri"

Anche contro la Lazio Lorenzo Insigne è stato protagonista di un’ottima prestazione, che ha così confermato il suo buonissimo momento che il numero 24 azzurro sta vivendo con la maglia del Napoli. Sulle pagine de Il Mattino, l’ex commissario tecnico dell’Italia Cesare Prandelli - che già aveva puntato su di lui facendolo esordire con la maglia della Nazionale contro Malta e che lo aveva portato ai Mondiali in Brasile nel 2014 - regala parole di stima e apprezzamento all’attaccante di Maurizio Sarri: "Lorenzo lo conosco bene - dice Prandelli - l’ho portato al Mondiale perché capii che mi trovavo al cospetto di un calciatore che poteva fare la storia della Nazionale: un ragazzo di qualità e personalità che poteva ricoprire tutti i ruoli".

Continuità, gol e assist

14 gol in campionato, tanti assist, 31 partite consecutive da titolare coppe comprese: “Oggi si sta rendendo conto fino in fondo delle sue qualità. Un attaccante atipico per la sua grande qualità perché Lorenzo è dotato anche di una grande resistenza - aggiunge l’allenatore - è un ragazzo che fa un lavoro importante per la squadra, ricama gioco con naturalezza, vede la porta e ha personalità: un giocatore completo che sta dimostrando tutto il suo valore. Un miglioramento soprattutto mentale, ora è cresciuto in convinzioni: sarà un giocatore determinante per il Napoli e la Nazionale e Sarri ha tanti meriti in questo perché lo ha valorizzato al massimo, soprattutto quest’anno ha avuto una crescita straordinaria. Lorenzo riesce a fare tutto ciò perché ha caratteristiche di resistenza straordinarie. In questo momento è sicuramente più maturo e consapevole delle sue capacità".

Futuro del calcio italiano

"Il suo futuro? Sarà molto importante per il Napoli e non solo per le sue caratteristiche tecniche e per la sua crescita sotto tutti i punti di vista. Lo è per la sua napoletanità, il suo senso di appartenenza fortissimo alla squadra della sua città. Giocatori così possono trasmetterti sicuramente quel qualcosa in più a livello di sensazioni. Poi potrà diventare un punto fermo della Nazionale perché ce ne sono pochi in giro di attaccanti con le sue caratteristiche: sa dribblare, puntare in profondità e ha grande facilità di corsa per recuperare in fase di non possesso palla. Lo definirei un attaccante completo, moderno che può giocare in due-tre ruoli diversi. Per le caratteristiche fisiche e per la sua esperienza - che è sicuramente cresciuta - può garantire anche continuità, che lo porta a gestire meglio anche le energie nel corso di una partita".

Il Napoli e Sarri

Allargando poi il discorso alla squadra azzurra, al suo modo di giocare e al suo allenatore, Prandelli aggiunge: "Il Napoli può ricordare il Barcellona quando si parla di possesso palla. Corre, pressa e gioca con grande intensità: un calcio bellissimo da vedere quello della squadra di Sarri, anche contro la Lazio mi è piaciuto moltissimo. L’allenatore è stato bravo a capire che la squadra deve costruire a centrocampo senza avere punti di riferimento in attacco. Ha insegnato tutti a fare al meglio il possesso palla. Non tutti possono riproporre il gioco degli alieni blaugrana". E proprio a proposito della squadra di Luis Enrique (impegnata stasera contro la Juventus, l’ex ct parla così: "I bianconeri non sono certo i favorita ma direi che le possibilità sono cinquanta e cinquanta. Ad ogni modo, per mettere in difficoltà squadre come il Barcellona, devi farle correre. L’intensità di gioco che avrà la Juventus farà la differenza".