L’allenatore della formazione azzurra non nasconde la tentazione di provare un’esperienza all’estero: "Mi piacerebbe". Poi sulla squadra: "Non ci manca nulla per poter vincere"
"Non saprei dire cosa mi piacerebbe vincere nel breve. Per mentalità mi piacciono di più i campionati lunghi che le competizioni ad eliminazione diretta, mi appagherebbe di più vincere il campionato. Io in pensione in caso di scudetto? A me piacerebbe un'esperienza all'estero: per la pensione vale?", di certo, battuta sulla pensione a parte, è un’ammissione importante quella di Maurizio Sarri. L’allenatore del Napoli parla così in conferenza stampa alla vigilia della sfida con l’Udinese al San Paolo: "I bianconeri hanno un ottimo allenatore, un buon organico, ed ottime potenzialità offensive. E’ una squadra in salute, ha anche buona solidità grazie a Delneri. E' una gara difficile, a dispetto di quanto si possa pensare. Noi abbiamo speso molto mentalmente, in sette giorni abbiamo fatto due gare con la Juventus e un quasi spareggio con la Lazio. Dove può arrivare il gruppo Napoli? Dipende dalla crescita dei giovani, dello staff, dell'ambiente, per fare più di quanto stiamo facendo. Se non fai un passo avanti lo fai indietro, rimanere a questo livello è difficile. I punti si fanno in campo, ma ci sono anche accorgimenti fuori che possono portarli".
Sarri: "Non ci manca nulla per vincere"
"Il campionato che comincia il 20 agosto complica eventualmente i preliminari? Non lo so, so solo che c'e' una statistica in Italia che dice che i preliminari fanno male. Poi giocare in certi stadi di Italia ad agosto è complicato. Non lo si può fare come in altri paesi. Sarebbe un brutto spot per il calcio italiano. Cosa manca per essere al top? Noi stiamo facendo benissimo. Non ci manca niente. Ho preso una squadra che aveva fatto 64 punti, oggi ne abbiamo già 67. Abbiamo vinto un girone Champions, siamo andati fuori con i campioni del mondo, siamo andati fuori dalla Coppa Italia con qualche episodio discutibile contro una avversaria che stravince in Italia", le parole di Maurizio Sarri in conferenza stampa.
Filosofia Napoli
"Il Napoli ha la sua filosofia, ma non va contro altre filosofie. Noi giochiamo in base alla nostra, altre in base alla loro. Nel calcio si vince in tutti i modi. Io sono convinto della mia filosofia, si può fare bene, ma poi dipende sempre dalle aspettative. Se hai dieci milioni in banca sei ricco, ma se ne spendi dodici sei nei casini. Stiamo facendo un percorso, anche con diversi giovani, con un nostro modo di giocare, ma si può vincere in tutti i modi. Famiglia De Laurentiis? Dipende cosa gli chiediamo, se gli chiediamo un miliardo l'anno è impossibile, ma ha preso il Napoli in C e l'ha portato in Europa per sette anni di fila con un bilancio sano. Poi sono il primo a sapere che questo popolo avrebbe bisogno di vincere", le parole dell'allenatore del Napoli Maurizio Sarri.
Sulla formazione
"Dipenderà dalle condizioni del momento. Se pensi ci sia bisogno di interdizione e fisicità allora le possibilità per Diawara aumentano, altrimenti per palleggio e geometrie diventa favorito Jorginho. Abbiamo due vertici affidabili e con caratteristiche diverse, questo è importante. L'infortunio di Milik è costato punti, fino a soluzioni alternative, Dries è diventato bravo in questo ruolo ed abbiamo un cammino ora simile a quelle davanti. Udine ci fece uscire da un momento delicato. Ci sono tanti giocatori che sono il simbolo di questo Napoli ed è importante che restino dentro", ha affermato Sarri.