Maradona: "Cittadino da sempre. 10 a Insigne? Se segna più di me..."

Serie A
Diego Maradona, cittadino onorario di Napoli

"El Diez" è diventato cittadino onorario di Napoli: "Lo sono sempre stato, fin da subito". Queste le sue parole in conferenza stampa: "Scudetto? Magari, i ragazzi hanno l'esperienza giusta per non perdere punti". Poi sulla maglia numero 10 a Insigne: "Se segna più gol di me può metterla pure..."

"El Diez" è sempre "El Diez". Anche a distanza di tanti anni. E oggi, a VIlla D'Angelo, è diventato anche cittadino onorario di Napoli: "Sono stato cittadino di Napoli fin dal primo giorno!". A parlare è ovviamente Diego Maradona, ex stella degli azzurri e dell'argentina. Il quale, in una conferenza stampa ad hoc per la cittadinanza, ha ringraziato tutti, esprimendo la sua soddisfazione per il riconoscimento ricevuto: "Questa cittadinanza è per mio padre e per tutti i napoletani. E' un giorno che avevo già sognato tantissime volte...".

"La 10 a Insigne? Se segna più di me..."

Un commento anche su Lorenzo Insigne. A domanda diretta sul fatto che l'ex Pescara dovrebbe prendere la 10, Maradona risponde così: "Se fa più gol di me la metta...". Poi sullo Scudetto a Napoli: "Magari, i ragazzi hanno l'esperienza giusta per non perdere punti. Contando i punti che il Napoli ha perso l'anno scorso, si poteva diventare campioni. Per questo dico che è il momento giusto. Per Sarri, Reina, Mertens. E' il momento giusto per dimostrare che Napoli può vincere lo scudetto anche senza di me e quello squadrone".

"Io cittadino di Napoli dal primo giorno"

"Grazie a tutti. Oggi sono cittadino di Napoli. Io la cittadinanza di Napoli già l'avevo il primo giorno che ho messo la maglia numero 10 azzurra. Non potevo mancare a questa festa. Ho corso tanto dietro la palla per far grande il Napoli, come oggi. Dico grazie anche ai miei compagni, perché senza di loro non avremmo vinto. A tutti quelli che hanno reso possibile questa cittadinanza. Un grazie anche a mia madre, che se n'è andata e io sono molto triste per questo ma devo sorridere perché lei lo vuole. Questa cittadinanza è per lei, per mio padre e per tutti i napoletani. Io ricordo un San Paolo pieno, ma purtroppo non l'ho visto più. Domani sarà per me un giorno di quelli che non si dimenticano mai più. Se qualcuno dice che sono venuto per soldi, volevo dire che io la cittadinanza l'ho guadagnata sul campo. Sono tranquillo perché solo a Napoli posso fare quello che voglio. Questa cittadinanza già l'avevo sognata".

"ADL? Ci sentiamo sempre"

Un commento anche su Aurelio De Laurentiis: "Quando mi hanno detto di venire a Napoli ho detto di sì. In quel momento non ho pensato a De Laurentiis, Sofia Loren o qualcun altro. Io vengo per ricevere questa cittadinanza. Non è che bisogna creare problemi al Comune, alla città, a De Laurentiis. Io e il presidente ci sentiamo sempre. Credevo peggio dal punto di vista tattico quando ho visto la partita con lui e non è negato. Sa quello che sta guardando". Infine su Hamsik, che ha battuto il suo record di gol: "Spero che non ne faccia due, ma ne segni quattro. I record sono lì per essere battuti. Faccia venti gol Hamsik, se questo aiuta il Napoli a vincere. Non c'è nessun problema, anzi, sono molto felice. Gli manderò le congratulazioni". Conclude su una polemica riguardante il cachet per ricevere la cittadinanza: "Ho preso i miei soldi quando giocavo a calcio. Ora i miei introiti sono a Dubai. Questo però non mi soprende perché, quando ci fu la partita d'addio di Maradona, s'era detto che io avessi chiesto cinque miliardi. Sembra una barzelletta. Non esistono i soldi qua. Chi pensa il contrario è malato di testa e pensa solo ai soldi. Se non lavori è dura averne. Mi piacerebbe avere un faccia a faccia con chi ha detto che io ho preso 300mila euro per venire qui. Se me lo date gli sputo...".