Roma, Di Francesco: "Partire forte a Bergamo. Totti è al mio fianco"

Serie A

Le parole dell'allenatore della Roma alla vigilia della prima giornata di campionato: "Con l'Atalanta partita difficilisima. Mercato? Non siamo sciocchi, faremo le giuste valutazioni. Non sono integralista. De Rossi emblema di questa squadra, Nainggolan ha potenzialità enormi".

Non hai Sky? Guarda lo Sport che ami subito e senza contratto su NOW TV! Clicca qui

Alla vigilia dell'inizio del campionato della Roma quali sono i suoi obiettivi?

"L'obiettivo è partire forte e fare un buon risultato a Bergamo, sopratutto dopo i risultati della tournée spagnola. La gara di Vigo non mi è piaciuta per niente, per questo voglio vedere domani una grande prestazione. Sono convinto che entreremo in campo con molta determinazione perché affronteremo una grande squadra, per quanto riguarda gli obiettivi generali vogliamo vedere miglioramenti giorno dopo giorno".

Che avversario si aspetta di affrontare domani?

"Per la mentalità e la determinazione con cui hanno affrontato le amichevoli è come se per loro il campionato non fosse mai finito. Sono convinto che sarà una partita difficilissima, ma anche loro troveranno contro una squadra che ha voglia di imporre il proprio gioco".

Quali sono le prime due file del campionato a 15 giorni dalla fine del calciomercato?

“Io valuto la mia squadra, tante squadre rispetto a prima si sono rinforzate. Sarà un campionato molto più competitivo, ci sarà meno distacco fra le prime e le seconde. Milan e Inter si sono rinforzate”.

Diverse coppie di difensori centrali si sono alternate, a fianco a Manolas chi è il più in forma?

“Al di là dei nomi, dobbiamo preparare le partite in un certo modo. A me piace parlare di squadra e non di reparti, mi piace far esaltare il collettivo e non il singolo. Il lavoro di squadra deve esaltare il singolo”.

Come vede Florenzi? Dove ha in mente di utilizzarlo? Può essere lui il rinforzo?

“Oggi non è il giorno per parlare di mercato, il mercato finisce tra 15 giorni, si stanno facendo tante valutazioni, ora è inutile parlarne. Florenzi potrebbe essere un valore aggiunto, anche se non è ancora pronto per essere convocato. Lo valuteremo già dalla gara contro l'Inter. Ha grande voglia di fare, è un ottimo giocatore, spero di averlo il prima possibile così come tanti altri che devono ancora rientrare, ad esempio Karsdorp”.

Ha parlato di un difensore centrale, Monchi aveva fissato una data per fare il punto sul mercato in difesa. E' ancora in programma quest’acquisto?

“Al di là del ruolo, sono molto contento di allenare questi giocatori, in questa partita mi aspetto grande prestazione dei difensori. Il mercato è aperto e tutto può succedere, adesso è il momento di fortificare questa squadra, sono contento di avere questi giocatori. Poi, non siamo sciocchi e faremo le nostre valutazioni”.

Il primo tempo di Vigo ha cambiato la percezione dell’opinione pubblica sul lavoro che è stato fatto? C’è stato un eccesso di critiche. Come si può cambiare questa valutazione?

“La colpa di quei 30 minuti è solo mia, io devo dimostrare che la squadra non è quella vista in quei 30 minuti. Siamo a Roma, piazza difficile. Io so perché ho fatto certe scelte, ho voluto tutelare alcuni giocatori. A nessuno piace fare queste brutte figure, ma la colpa me la prendo solo io. La percezione spetta a noi cambiarla, io ho l’occasione per dimostrare che non sono integralista come dicono, io leggo, guardo, cerco di apprendere. Ho delle idee e cerco di portare avanti quello che è il mio modo di intendere il calcio. Porto avanti le mie idee, il campo poi darà le risposta. Da domani sera si parlerà in maniera diversa, spero”.

C’è stato qualcuno che ha colpito di più?

“Dei singoli non devo parlare, se c’è un giocatore con delle potenzialità enormi e con me può fare ancora meglio è Nainggolan. Immaginate dove può arrivare per il potenziale fisico e tecnico che ha, mi sorprende sempre. Anche dagli errori si impara: il precampionato può essere un'ottima scuola, meglio sbagliare prima che dopo. Adesso si fa sul serio e non si può sbagliare. Nel calcio vince chi sbaglia meno”.

Il termine integralismo preoccupa molti tifosi. Sarri dopo un po’ ha cambiato, lei pensa al 4-3-3 fino a fine campionato o apporterà delle modifiche? Esiste un piano alternativo? Per quanto riguarda De Rossi e Totti, vuole dire qualcosa?

“De Rossi mi aspetto che sia l’emblema di questa squadra, la sua romanità è fondamentale, ha sempre avuto voglia di fare. Per quanto riguarda l’integralismo mi fa sorridere questa domanda. Quando perdi diventi stupido, se vinci tutto ok. Bisogna modificare qualcosa quando c’è qualche intoppo, mi sembra assurdo poi parlare di problemi del 4-3-3 così precocemente, è un modulo che a me ha dato tantissimo. Non si può mettere in discussione adesso. E’ psicologia, se a ognuno di voi chiedo una formazione me ne arrivano moltissime diverse, ma chi deve scegliere sono io. Andremo avanti col 4-3-3, poi ci adatteremo la nostra formazione caso per caso. In tante occasioni nel mio passato ho cambiato, perché dopo 30 minuti di Vigo devo cambiare? Per far contento chi? Sono felicissimo di avere Totti vicino da stasera, conosce benissimo Roma”.

Quanto manca per vedere la Roma di Di Francesco?

“Dobbiamo ancora migliorare in molti aspetti, ma quello che già mi piace della squadra è la grande disponibilità. Dobbiamo trovare degli equilibri in più, questo è quello che manca. Io voglio esaltare tutti insieme in un sistema di gioco organizzato. Dobbiamo togliere quei maledetti 30 minuti di Vigo, i ragazzi sono andati nel pallone e non riuscivano più a uscire dalle difficoltà”.