Il saluto di Niang: "Grazie Milan, adesso scelgo il mio destino"

Serie A
Mbaye Niang saluta il Milan (Getty)
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L'attaccante saluta i rossoneri con un bel messaggio su Instagram: "Quando arrivai a Milano ero un bambino, oggi è arrivato il momento di staccarmi e di scegliere la mia strada. Grazie di tutto, ora ho voglia del Toro"

"Ero un bambino quando arrivai a Milano, ora scelgo il mio destino". Un bel post, toccante e sentito. Mbaye Niang saluta il Milan e lo fa su Instagram, attraverso un lungo messaggio di ringraziamento verso il popolo rossonero: lui, Balotelli, il palo di Barcellona, il primo gol. Niang riavvolge il nastro e dice "grazie". Ora c'è il Torino di Mihajlovic, una nuova sfida personale per l'attaccante francese, bramoso di "scegliere il suo destino" dopo gli anni al Milan. 

"Grazie di tutto, ora vado per la mia strada"

Così Niang" Ero un bambino, quando 5 anni fa arrivavo a Milano per la prima volta. Essere un giocatore del Milan è sempre stato e sempre lo sarà 'speciale". Ricordi rossoneri: "Il gol in Coppa Italia contro la Reggina, la serie A, il trio delle creste, il palo di Barcellona, gli anni della Champions e quelli deludenti. Ma oggi è arrivato il momento di staccarmi da questo meraviglioso mondo. Dal Milan. Ci sono tanti motivi, ci sarebbe tanto da dire, ma oggi voglio dirvi semplicemente grazie, per quello che mi avete dato, per quanto mi avete dato. Per tutto".

"Ora ho voglia di Toro"

E ancora: "I tentennamenti degli ultimi giorni dipendevano dal fatto che avrei voluto scegliere io, e con calma, il mio destino. Mi dispiace sia finita così. Ma spesso il calcio ti fa diventare eroe e pochi attimi dopo la causa dei problemi. Il Milan e i milanisti avranno per sempre spazio nel mio cuore, nonostante tutto. Ringrazio chi mi ha fatto crescere, il Milan , Milanello, compagni di squadra". Adesso andrà alla corte di Mihajlovic: "Oggi inizia una nuova avventura al Torino - dice Niang - Ho una voglia infinita di giocare e di indossare la maglia granata, di fare tanti gol. Grazie al presidente Cairo, al direttore Petrachi, al mister Miha che hanno fatto tanto per portarmi qui. Ci vediamo in campo. Ed allora... E' ancora Toro, è sempre Toro...forza Toro".