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Juventus, Allegri non cambia: solo 67 minuti per i nuovi arrivi

Serie A
Massimiliano Allegri e Douglas Costa (Foto: LaPresse)

Nonostante gli investimenti importanti fatti nel calciomercato estivo, l'allenatore non ha ancora concesso spazio a Bernardeschi e De Sciglio in campionato, mentre soltanto spezzoni di gara per Matuidi e Douglas Costa. Ma non bisogna lasciarsi ingannare...

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Due indizi non bastano a fare una prova, figurarsi due partite in un’intera stagione. Che, inoltre, nel caso della Juventus oltrepassa spesso e volentieri le 50 gare disputate. Ma un rodaggio, per Massimiliano Allegri, è sempre necessario, quando si tratta di inserire nelle rotazioni abituali i nuovi acquisti. E’ stato un calciomercato ricco di colpi di scena, per i bianconeri, che mentre hanno blindato tra gli altri uno dei migliori portieri in circolazione e uno dei migliori talenti del calcio italiano, hanno anche perso un difensore unico al mondo, tra i migliori nel ruolo. Sono arrivati Szczesny, De Sciglio, Bernardeschi, Douglas Costa e Matuidi, ma di questi soltanto gli ultimi due hanno collezionato presenze in Serie A in queste prime settimane. Il brasiliano è stato impiegato per 16 minuti complessivi, ai quali vanno aggiunti anche i 34 nella sconfitta in Supercoppa con la Lazio, a fronte di un investimento di 46 milioni di euro complessivi. Per quanto riguarda il centrocampista ex PSG, è il neo acquisto più utilizzato in campionato, con 51 minuti giocati e un costo di 20 milioni. De Sciglio e Bernardeschi, pagati rispettivamente 12 e 40 milioni, soltanto l’apparizione in Supercoppa: 34 minuti per il primo, 18 per il secondo. Szczesny, invece, non ha ancora debuttato con la maglia bianconera.

I precedenti: estate 2015

Guai, però, ad essere troppo drastici così presto. Perché la mancata fiducia iniziale può radicalmente trasformarsi, anche quando non basta una stagione per imporsi. E’ questo il caso di Alex Sandro, che arrivò nell’estate 2015 ma soltanto l’anno scorso ha vissuto l’esplosione che l’ha reso oggetto del desiderio di tanti top club europei, espressione di un potenziale che era stato soltanto intravisto, ostacolato dall’educazione necessaria al calcio italiano. E che al tempo stesso ha convinto la Juventus a trattenerlo. Nelle prime due gare di campionato, alla sua prima stagione, il brasiliano non venne mai impiegato da Allegri. Quell’anno, la stessa sorte toccò a Sami Khedira e l’allenatore da quando l’ha inserito stabilmente nell’undici titolare non vuole privarsene più. Inserimento molto più agevole per Paulo Dybala, già dalla seconda gara fu schierato titolare: per lui, costato ai bianconeri 32 milioni, 116 minuti nelle due uscite di agosto.

I precedenti: estate 2016

 L’estate del 2016 ha una storia più particolare, eccezione che conferma la regola perché il livello degli innesti era decisamente elevato. Dani Alves e Gonzalo Higuain non dovettero faticare molto per conquistare i gradi, anche se nel caso dell’argentino ci fu un utilizzo centellinato all’inizio che fece sorgere qualche domanda. L’esterno brasiliano, arrivato svincolato dopo la rottura col Barcellona, fu presto schierato titolare. Al Pipita, invece, Allegri riservò soltanto due spezzoni di gara, con Fiorentina e Lazio. Eppure all’attaccante argentino bastarono, quei 47 minuti divisi in due partite, per segnare il gol decisivo contro i viola. Anche perché sarebbe risultato ardito tenere troppo in panchina l’uomo da 90 milioni di euro, che ha segnato un po’ l’inizio di questi trasferimenti incredibili durante il mercato estivo.

Servirà la miglior gestione

Le risposte, dunque, come tutte le gerarchie eventuali, verranno fuori adesso. La Juventus comincerà a sperimentare la doppia competizione tra pochi giorni e l’allenatore dovrà uscire allo scoperto nelle sue scelte, dalle quali si trarranno tutte le conclusioni del caso. Tutti risulteranno utili, ma tutti vorranno sentirsi indispensabili: per questo, ci vorrà la miglior gestione possibile da parte di Allegri, che tenterà ancora una volta l’assalto alla Champions League alla guida dei bianconeri.