Lucas Biglia ha analizzato la sfida tra Lazio e Milan in programma domenica, parlando non solo delle sensazioni che proverà ad affrontare la sua ex squadra ma sottolineando anche le prime impressioni sull’ambiente rossonero: "E' un rimpianto non aver vinto qualcosa con la Lazio ma sono cose che rimangono nel passato, evo guardare avanti e ho deciso di sposare questo progetto ambizioso"
Lazio-Milan sarà una partita senza dubbio complicata da gestire dal punto di vista emotivo per Lucas Biglia, che torna all’Olimpico da avversario dopo aver indossato la fascia da capitano del club biancoceleste. I riflettori saranno puntati ovviamente sul nuovo centrocampista rossonero, il quale non ha paura delle pressioni che si troverà a gestire davanti al suo ex pubblico: "Sono felice di tornare e vedere ex compagni - le parole in conferenza stampa di Biglia - ma oggi vesto un'altra maglia. Sicuramente è un rimpianto non aver vinto qualcosa con la Lazio ma sono cose che rimangono nel passato, devo guardare avanti e ho deciso di sposare questo progetto ambizioso, cercando di andare avanti il più possibile in ogni competizione. Ho trovato tutto quello che pensavo di trovare, mi sto adattando a compagni, mister e a un sistema di gioco diverso, ma sto bene. Come ho detto voglio lavorare e migliorare il più possibile, cercando di arrivare fino in fondo il più possibile. Compagni? Dipende dal modo di giocare che chiede il mister: anche qui, oltre all'Argentina, ci sono attaccanti forti".
L'accoglienza all'Olimpico
Lucas Biglia non si aspetta i fischi dell'Olimpico, anzi, crede che i suoi tifosi lo accolgano in maniera positiva: "Non so, non mi aspetto una bella accoglienza, ma quello non mi farà cambiare il pensiero che ho della Lazio. Avere Bonucci alle spalle significa avere una garanzia importante. Il calcio mi ha dimostrato in questi anni che non servono i meriti ma i risultati, se oggi sono qui è perchè ho fatto le cose bene, sto bene ed era quello che volevo: spero di dare il meglio di me. Dobbiamo essere noi a mettere qualcosa in più per adattarci il più possibile, ci siamo inseriti benissimo in gruppo e speriamo di dare più del 100% per il Milan. Mi sento un elemento centrale come tutti gli altri, siamo 26 giocatori che servono tutti per andare avanti: quando ti senti più di quello che sei è dove trovi difficoltà e ostacoli, tutti lavoriamo insieme per gli stessi obiettivi".
Il nuovo ambiente Milan
Impatto positivo per Biglia in questa nuova avventura in maglia rossonera, a sottolinearlo è lo stesso centrocampista argentino: "A livello mondiale ha un grandissimo impatto questa società per quello che ha vinto, poi trovarmi con gente che stava da anni in questa società come Gattuso, che guardavo sin da piccolo, è speciale e particolare. Speriamo di vincere tutti insieme. La ricetta per arrivare fino in fondo è il lavoro quotidiano, pensare partita dopo partita, ora ne abbiamo una difficile ma dobbiamo lavorare con umiltà, pensando che tutte le gare siano difficili e ti creino difficoltà. Chi mi ha impressionato di più al momento è Cutrone, gli altri li conosco tutti e so che qualità hanno, sono grandi giocatori, ma Cutro mi ha impressionato tanto. Locatelli? Ha una grandissima qualità, come tutti noi deve crescere e può arrivare a grandissimi traguardi perchè è un grandissimo ragazzo".
Pirlo come idolo
Infine Biglia svela alcuni retroscena della trattativa che lo ha condotto in maglia rossonera: "I primi contatti con il Milan? Sono stati a ottobre-novembre dell'anno scorso, il primo obiettivo della società è la Champions. Prima di arrivare qui in Europa ho visto giocare il Milan contro tante squadre argentine, poi ho avuto la fortuna di incontrarlo: il gol di Kakà, San Siro, giocare in questo stadio... è sempre stato un sogno. Pirlo? Lo vedo un po' come un idolo, ogni volta che lo affrontavo lo vedevo da ragazzo normale come un supereroe".