Benevento-Torino 0-1, decide Iago Falque. GOL E HIGHLIGHTS

Serie A

Ancora una beffa allo scadere per la squadra di Baroni. Al Ciro Vigorito decide un gol di Iago Falque al 94'. Il Torino sale al secondo posto assieme alla Lazio, a -2 dalla capolista Juve. Benevento ancora a zero punti

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Benevento-Torino 0-1

94' Iago Falque

BENEVENTO (4-4-2): Belec; Venuti, Lucioni, Antei , Letizia; Ciciretti (84’ Del Pinto), Cataldi, Memushaj, D’Alessandro (66’ Lazaar); Iemmello (71’ Puscas), Coda. A disp. Brignoli, Djimsiti, Gravillon, Di Chiara, Kanoute, Chibsah, Viola, Parigini, Armenteros. All. Baroni.
TORINO (4-2-3-1): Sirigu; De Silvestri, N’Koulou, Moretti , Molinaro; Rincon, Obi (10’ Acquah ) (57’ Baselli); Falque, Ljajic, Niang (72’ Berenguer); Belotti. A disp. Milinkovic-Savic, Ichazo, Ansaldi, Lyanco, Bonifazi, Burdisso, Barreca, Edera, Sadiq. All. Mihajlovic
Ammoniti: Moretti, Cataldi, Rincon, Memushaj
Recupero: pt 1′; st 4′

A viso aperto, senza paura: Benevento-Torino - nonostante la pioggia battente - è fin dalle sue prime battute un piccolo manuale di intensità. Squadre diverse, valori diversi ma idee simili, quelle di Marco Baroni e Sinisa Mihajlovic. Atteggiamenti che indirizzano la gara su un percorso chiaro, che porta inevitabilmente a continui capovolgimenti e occasioni da gol. Ce ne sono fin da subito al Ciro Vigorito, con protagonista su tutti Amato Ciciretti, talento che nel giro di due anni ha assaggiato per la prima volta sia la Serie B che la Serie A. Dal suo mancino immediato pericolo per Salvatore Sirigu: al 12’ la palla calciata dal classe 1993 finisce di pochissimo alta. Il Toro ci prova a più riprese, scontrandosi ripetutamente contro la buona difesa di casa, ben guidata da capitan Lucioni. Nella fase centrale del primo tempo i granata fanno da padroni, ma a provarci è ancora una volta il Benevento, sempre con Ciciretti: il numero 10 si muove rientrando da destra, ma il suo tiro trova Sirigu ancora pronto. Dopo un timido squillo di Iago Falque, a far tremare Belec è al 38’ Ljajic, costantemente a caccia di palloni giocabili: il suo potente destro dal limite è bloccato in due tempi dal portiere scuola Inter. È 0-0 dopo 45’ di partita, risultato magro considerata l’intensità vista in campo. Bene i padroni di casa, con gli ispirati Ciciretti, Coda e D’Alessandro; Toro di personalità, ma troppo affannoso in zona gol.

A viso aperto, senza paura: Benevento-Torino - nonostante la pioggia battente - è fin dalle sue prime battute un piccolo manuale di intensità. Squadre diverse, valori diversi ma idee simili, quelle di Marco Baroni e Sinisa Mihajlovic. Atteggiamenti che indirizzano la gara su un percorso chiaro, che porta inevitabilmente a continui capovolgimenti e occasioni da gol. Ce ne sono fin da subito al Ciro Vigorito, con protagonista su tutti Amato Ciciretti, talento che nel giro di due anni ha assaggiato per la prima volta sia la Serie B che la Serie A. Dal suo mancino immediato pericolo per Salvatore Sirigu: al 12’ la palla calciata dal classe 1993 finisce di pochissimo alta. Il Toro ci prova a più riprese, scontrandosi ripetutamente contro la buona difesa di casa, ben guidata da capitan Lucioni. Nella fase centrale del primo tempo i granata fanno da padroni, ma a provarci è ancora una volta il Benevento, sempre con Ciciretti: il numero 10 si muove rientrando da destra, ma il suo tiro trova Sirigu ancora pronto. Dopo un timido squillo di Iago Falque, a far tremare Belec è al 38’ Ljajic, costantemente a caccia di palloni giocabili: il suo potente destro dal limite è bloccato in due tempi dal portiere scuola Inter. È 0-0 dopo 45’ di partita, risultato magro considerata l’intensità vista in campo. Bene i padroni di casa, con gli ispirati Ciciretti, Coda e D’Alessandro; Toro di personalità, ma troppo affannoso in zona gol.
A viso aperto, senza paura: Benevento-Torino - nonostante la pioggia battente - è fin dalle sue prime battute un piccolo manuale di intensità. Squadre diverse, valori diversi ma idee simili, quelle di Marco Baroni e Sinisa Mihajlovic. Atteggiamenti che indirizzano la gara su un percorso chiaro, che porta inevitabilmente a continui capovolgimenti e occasioni da gol. Ce ne sono fin da subito al Ciro Vigorito, con protagonista su tutti Amato Ciciretti, talento che nel giro di due anni ha assaggiato per la prima volta sia la Serie B che la Serie A. Dal suo mancino immediato pericolo per Salvatore Sirigu: al 12’ la palla calciata dal classe 1993 finisce di pochissimo alta. Il Toro ci prova a più riprese, scontrandosi ripetutamente contro la buona difesa di casa, ben guidata da capitan Lucioni. Nella fase centrale del primo tempo i granata fanno da padroni, ma a provarci è ancora una volta il Benevento, sempre con Ciciretti: il numero 10 si muove rientrando da destra, ma il suo tiro trova Sirigu ancora pronto. Dopo un timido squillo di Iago Falque, a far tremare Belec è al 38’ Ljajic, costantemente a caccia di palloni giocabili: il suo potente destro dal limite è bloccato in due tempi dal portiere scuola Inter. È 0-0 dopo 45’ di partita, risultato magro considerata l’intensità vista in campo. Bene i padroni di casa, con gli ispirati Ciciretti, Coda e D’Alessandro; Toro di personalità, ma troppo affannoso in zona gol.
A viso aperto, senza paura: Benevento-Torino - nonostante la pioggia battente - è fin dalle sue prime battute un piccolo manuale di intensità. Squadre diverse, valori diversi ma idee simili, quelle di Marco Baroni e Sinisa Mihajlovic. Atteggiamenti che indirizzano la gara su un percorso chiaro, che porta inevitabilmente a continui capovolgimenti e occasioni da gol. Ce ne sono fin da subito al Ciro Vigorito, con protagonista su tutti Amato Ciciretti, talento che nel giro di due anni ha assaggiato per la prima volta sia la Serie B che la Serie A. Dal suo mancino immediato pericolo per Salvatore Sirigu: al 12’ la palla calciata dal classe 1993 finisce di pochissimo alta. Il Toro ci prova a più riprese, scontrandosi ripetutamente contro la buona difesa di casa, ben guidata da capitan Lucioni. Nella fase centrale del primo tempo i granata fanno da padroni, ma a provarci è ancora una volta il Benevento, sempre con Ciciretti: il numero 10 si muove rientrando da destra, ma il suo tiro trova Sirigu ancora pronto. Dopo un timido squillo di Iago Falque, a far tremare Belec è al 38’ Ljajic, costantemente a caccia di palloni giocabili: il suo potente destro dal limite è bloccato in due tempi dal portiere scuola Inter. È 0-0 dopo 45’ di partita, risultato magro considerata l’intensità vista in campo. Bene i padroni di casa, con gli ispirati Ciciretti, Coda e D’Alessandro; Toro di personalità, ma troppo affannoso in zona gol.
A viso aperto, senza paura: Benevento-Torino - nonostante la pioggia battente - è fin dalle sue prime battute un piccolo manuale di intensità. Squadre diverse, valori diversi ma idee simili, quelle di Marco Baroni e Sinisa Mihajlovic. Atteggiamenti che indirizzano la gara su un percorso chiaro, che porta inevitabilmente a continui capovolgimenti e occasioni da gol. Ce ne sono fin da subito al Ciro Vigorito, con protagonista su tutti Amato Ciciretti, talento che nel giro di due anni ha assaggiato per la prima volta sia la Serie B che la Serie A. Dal suo mancino immediato pericolo per Salvatore Sirigu: al 12’ la palla calciata dal classe 1993 finisce di pochissimo alta. Il Toro ci prova a più riprese, scontrandosi ripetutamente contro la buona difesa di casa, ben guidata da capitan Lucioni. Nella fase centrale del primo tempo i granata fanno da padroni, ma a provarci è ancora una volta il Benevento, sempre con Ciciretti: il numero 10 si muove rientrando da destra, ma il suo tiro trova Sirigu ancora pronto. Dopo un timido squillo di Iago Falque, a far tremare Belec è al 38’ Ljajic, costantemente a caccia di palloni giocabili: il suo potente destro dal limite è bloccato in due tempi dal portiere scuola Inter. È 0-0 dopo 45’ di partita, risultato magro considerata l’intensità vista in campo. Bene i padroni di casa, con gli ispirati Ciciretti, Coda e D’Alessandro; Toro di personalità, ma troppo affannoso in zona gol.
A viso aperto, senza paura: Benevento-Torino - nonostante la pioggia battente - è fin dalle sue prime battute un piccolo manuale di intensità. Squadre diverse, valori diversi ma idee simili, quelle di Marco Baroni e Sinisa Mihajlovic. Atteggiamenti che indirizzano la gara su un percorso chiaro, che porta inevitabilmente a continui capovolgimenti e occasioni da gol. Ce ne sono fin da subito al Ciro Vigorito, con protagonista su tutti Amato Ciciretti, talento che nel giro di due anni ha assaggiato per la prima volta sia la Serie B che la Serie A. Dal suo mancino immediato pericolo per Salvatore Sirigu: al 12’ la palla calciata dal classe 1993 finisce di pochissimo alta. Il Toro ci prova a più riprese, scontrandosi ripetutamente contro la buona difesa di casa, ben guidata da capitan Lucioni. Nella fase centrale del primo tempo i granata fanno da padroni, ma a provarci è ancora una volta il Benevento, sempre con Ciciretti: il numero 10 si muove rientrando da destra, ma il suo tiro trova Sirigu ancora pronto. Dopo un timido squillo di Iago Falque, a far tremare Belec è al 38’ Ljajic, costantemente a caccia di palloni giocabili: il suo potente destro dal limite è bloccato in due tempi dal portiere scuola Inter. È 0-0 dopo 45’ di partita, risultato magro considerata l’intensità vista in campo. Bene i padroni di casa, con gli ispirati Ciciretti, Coda e D’Alessandro; Toro di personalità, ma troppo affannoso in zona gol.
A viso aperto, senza paura: Benevento-Torino - nonostante la pioggia battente - è fin dalle sue prime battute un piccolo manuale di intensità. Squadre diverse, valori diversi ma idee simili, quelle di Marco Baroni e Sinisa Mihajlovic. Atteggiamenti che indirizzano la gara su un percorso chiaro, che porta inevitabilmente a continui capovolgimenti e occasioni da gol. Ce ne sono fin da subito al Ciro Vigorito, con protagonista su tutti Amato Ciciretti, talento che nel giro di due anni ha assaggiato per la prima volta sia la Serie B che la Serie A. Dal suo mancino immediato pericolo per Salvatore Sirigu: al 12’ la palla calciata dal classe 1993 finisce di pochissimo alta. Il Toro ci prova a più riprese, scontrandosi ripetutamente contro la buona difesa di casa, ben guidata da capitan Lucioni. Nella fase centrale del primo tempo i granata fanno da padroni, ma a provarci è ancora una volta il Benevento, sempre con Ciciretti: il numero 10 si muove rientrando da destra, ma il suo tiro trova Sirigu ancora pronto. Dopo un timido squillo di Iago Falque, a far tremare Belec è al 38’ Ljajic, costantemente a caccia di palloni giocabili: il suo potente destro dal limite è bloccato in due tempi dal portiere scuola Inter. È 0-0 dopo 45’ di partita, risultato magro considerata l’intensità vista in campo. Bene i padroni di casa, con gli ispirati Ciciretti, Coda e D’Alessandro; Toro di personalità, ma troppo affannoso in zona gol.
A viso aperto, senza paura: Benevento-Torino - nonostante la pioggia battente - è fin dalle sue prime battute un piccolo manuale di intensità. Squadre diverse, valori diversi ma idee simili, quelle di Marco Baroni e Sinisa Mihajlovic. Atteggiamenti che indirizzano la gara su un percorso chiaro, che porta inevitabilmente a continui capovolgimenti e occasioni da gol. Ce ne sono fin da subito al Ciro Vigorito, con protagonista su tutti Amato Ciciretti, talento che nel giro di due anni ha assaggiato per la prima volta sia la Serie B che la Serie A. Dal suo mancino immediato pericolo per Salvatore Sirigu: al 12’ la palla calciata dal classe 1993 finisce di pochissimo alta. Il Toro ci prova a più riprese, scontrandosi ripetutamente contro la buona difesa di casa, ben guidata da capitan Lucioni. Nella fase centrale del primo tempo i granata fanno da padroni, ma a provarci è ancora una volta il Benevento, sempre con Ciciretti: il numero 10 si muove rientrando da destra, ma il suo tiro trova Sirigu ancora pronto. Dopo un timido squillo di Iago Falque, a far tremare Belec è al 38’ Ljajic, costantemente a caccia di palloni giocabili: il suo potente destro dal limite è bloccato in due tempi dal portiere scuola Inter. È 0-0 dopo 45’ di partita, risultato magro considerata l’intensità vista in campo. Bene i padroni di casa, con gli ispirati Ciciretti, Coda e D’Alessandro; Toro di personalità, ma troppo affannoso in zona gol.

Secondo tempo

La seconda frazione comincia sulla falsariga della prima: ritmi alti ed equilibrio. La prima occasione subito dopo una manciata di minuti: l’esordiente Niang (13 dribbling falliti nei primi 45’ per lui, ndr), più in partita rispetto al primo tempo, se ne va sulla sinistra, il suo tiro-cross, deviato da Antei, è però salvato sulla riga da Belec. Il Toro prova a prendere campo, nonostante i due cambi obbligati (entrambi per infortunio muscolare) di Obi e Acquah: Ljajic è però fuori dal gioco, così come Iago Falque. E allora i granata prestano il fianco alle ripartenze del Benevento, che nel contropiede ha un’arma piuttosto efficace: bravo a fermarne uno al 60’ Rincon, sfortunato invece dieci minuti dopo Iemmello, che con un destro al volo non riesce a impensierire Sirigu. Il pressing della squadra di Mihajlovic continua nel corso del secondo tempo, ma senza essere concretizzato. E allora a spaventare il Torino ci pensa Cataldi, all’83’: l’ex Lazio ci prova di destro dalla lunga distanza, ma ancora una volta trova ben piazzato Sirigu (uno dei migliori in campo, ndr). Dopo 40’ appannaggio degli ospiti, il Benevento si sveglia nel finale: ancora Sirigu provvidenziale a pochi minuti dal termine, bravo a stendersi sul sinistro potente di Lazaar dal limite dell’area. Cambia nuovamente tutto però nel recupero, quando l’affondo del Torino risulta decisivo: al 92’ Belotti conduce il contropiede e serve perfettamente in area Iago Falque, che batte Belec da pochi metri. Il Torino conquista così i 3 punti al Vigorito: il Benevento resta (ingiustamente) a bocca asciutta a da solo all’ultimo posto in classifica.

Le statistiche della partita

-In tutto lo scorso campionato, il Torino aveva vinto una sola volta 1-0: in casa contro il Genoa a dicembre.
-13 i possessi persi da Niang, più di ogni altro giocatore in questo primo tempo.
-4 tiri nello specchio per il Torino nel 1° tempo: ne aveva fatti 5 in tutto il match con il Sassuolo, 3 contro il Bologna.
-Presenza numero 200 in Serie A per Adem Ljajic e Cristian Molinaro.