Lazio-Milan 4-1: gol e highlights. Triplo Immobile e Luis Alberto

Serie A

Con tre gol e un assist del suo bomber, i biancocelesti strapazzano la squadra di Montella e regalano a Simone Inzaghi il secondo posto momentaneo in classifica e una prestazione che fa davvero ben sperare per il futuro. Inutile per il Milan il gol di Montolivo al 56'

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LAZIO-MILAN 4-1

38' rig., 42' e 48' Immobile (L), 50' Luis Alberto (L), 57' Montolivo (M)

Il tabellino:

Lazio (3-4-2-1): Strakosha; Wallace (16' Bastos), De Vrij, Radu (81' Felipe); Basta, Parolo, Leiva, Lulic (65' J. Lukaku); Milinkovic, Luis Alberto; Immobile.

Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Musacchio, Bonucci, Rodriguez; Kessié, Biglia, Montolivo; Suso (73' Bonaventura), Cutrone (55' Calhanoglu), Borini (56' Kalinic)

Tre gol e un assist. Nel giorno in cui il maltempo sferza mezza Italia e sul web girano video che testimoniano le difficoltà che l’acquazzone caduto su Roma ha creato soprattutto ai trasporti, il ciclone Ciro Immobile si abbatte sul Milan. Una prova mostruosa del bomber biancoceleste e della Nazionale regala una larga vittoria alla sua Lazio sui rossoneri con il secondo posto momentaneo in classifica (in attesa del Napoli, a -2 da Inter e Juventus). Un quattro a uno, senza appelli. Siamo sì a inizio stagione, ma la prova da grande dei ragazzi di Inzaghi lascia aperta una domanda: dove può arrivare una squadra che ha già vinto un trofeo (la Supercoppa Italiana), battendo i campioni d’Italia in carica e travolgendo una squadra, come il Milan, che finora aveva ben impressionato? Con un Ciro Immobile così, e la contemporanea assenza di Felipe Anderson, e del nuovo arrivato Nani, i tifosi della Lazio possono davvero ben sperare. Un posto in Champions, dalla prossima stagione saranno quattro), non sembra un obiettivo davvero lontano dalle proprie possibilità. Nella seconda parte della ripresa, il Milan ha però dimostrato per alcuni minuti di poter essere una squadra molto diversa. Sta a Montella ora riaccendere l’animo dei suoi, per dimostrare che quello dell’Olimpico è stato solo un brutto incidente di percorso. Se doveva essere il primo banco di prova per i rossoneri, si può dire che è fallito. Ma siamo ancora a inizio stagione. Con il lavoro, soprattutto, e il passare del tempo insieme, una squadra così nuova potrà trovare i meccanismi giusti.

In mattinata, dopo gli acquazzoni delle ultime ore, la gara sembrava dovesse subire addirittura un rinvio. Il Prefetto ha poi optato per lo slittamento di un’ora (alle 16 invece che alle 15 come da programma iniziale). Dopo un sopralluogo, il Gos (Gruppo Operativo Sicurezza) ha dato l’ok per lo svolgimento della partita. All’Olimpico, coperto da appositi teloni, non si sono mai registrati grossi disagi. E lo slittamento è arrivato soprattutto per una questione di sicurezza legata soprattutto alla viabilità: alcune zone della città sono rimaste allagate per diverse ore.
 

Le scelte

Simone Inzaghi conferma la formazione tipo di inizio stagione: un 3-4-2-1 versatile, con Luis Alberto e Milinkovic-Savic dietro all’unica punta Immobile. A centrocampo confermatissimo Lucas Leiva accanto a Parolo, sugli esterni Basta e Lulic. In difesa confermato il terzetto Wallace, De Vrij e Radu. Anche Vincenzo Montella conferma il 4-3-3 di inizio stagione (due vittorie alle prime due contro Crotone e Cagliari). Avanti c'è ancora il giovanissimo Patrick Cutrone (il più giovane ad aver segnato almeno due gol nei top-5 campionati europei in questa stagione), supportato da Suso e Borini. A centrocampo ecco Biglia, atteso alla gara dell'ex, supportato da Kessié e Montolivo sulla mezz’ala. In difesa, a destra, al posto di Abate c’è Calabria. A sinistra c’è Rodriguez. In mezzo Bonucci e Musacchio.

Il primo tempo

Nel giorno del ritorno di quello che fino a qualche settimana fa era il capitano della Lazio, Lucas Biglia, con un altro Lucas (Leiva) che ne ha preso il posto, la prima cosa che noti sono proprio i fischi che gli riservano i suoi tifosi a ogni tocco di palla. Il Milan parte bene: tanta personalità, inserimenti al momento giusto. Su uno di questi, al 5’ Borini al volo per poco non trova la porta. Al 9’, servito alla perfezione dall’argentino, Kessié ci prova di sinistro: Strakosha blocca in tuffo. Nel momento di maggior difficoltà, la Lazio alza il baricentro e costringe il Milan alla difensiva. Le occasioni costruite dal quarto d’ora in poi dai biancocelesti sono davvero tante. Al 17’, sugli sviluppi di un corner battuto da Leiva, Bastos (appena entrato al posto dell’infortunato Wallace), manca clamorosamente la deviazione verso la rete. E’ proprio la crescita di Luis Alberto a mettere in difficoltà la retroguardia rossonera: al 25’ un contatto con Musacchio fa protestare il pubblico biancoceleste. Rocchi però fa proseguire. Al 37’ un nuovo inserimento del 25enne spagnolo, e un nuovo contatto (stavolta con Kessié). Stavolta però, l’arbitro concede il penalty. Dal dischetto, Ciro Immobile non sbaglia. Il Milan prova a reagire, ma al 42’ ancora il bomber della Nazionale raddoppia. Un gol favoloso. Cross di Lulic dalla destra, e gol con un fantastico tiro a volo: voto 10 alla coordinazione. E Lazio in vantaggio 2-0.

Partita chiusa a inizio ripresa

Ciro Immobile torna in campo con la stessa aggressività del finire di tempo. Al 48’ azione fantastica in solitaria di Parolo e assist al suo bomber che tocca e insacca alle spalle di Donnarumma. Per l’attaccante biancoceleste è la seconda tripletta in Serie A, dopo quella segnata al Livorno nel marzo 2014, quando giocava ancora con il Torino. Non contento, un minuto e mezzo dopo rifinisce alla perfezione un contropiede perfetto della sua squadra: con la strada sbarrata da Musacchio, serve un assist a Luis Alberto, che segna con un perfetto destro a giro. Montella prova a scuotere i suoi con un doppio cambio (Kalinic per Borini; Calhanoglu per Cutrone), e in parte ci riesce. Perché il Milan cambia volto. E comincia a costruire occasioni su occasioni da gol. Passano pochi secondi, Montolivo raccoglie una palla di Calhanoglu, e segna il 4-1. Non segnava una rete da 56 partite (al Catania nell’aprile 2014). Dopo altre due occasioni create soprattutto dalla verve del numero 10 rossonero, la reazione del Milan dura 10 minuti. Poi la Lazio prova addirittura a fare il quinto gol. Nel recupero, ingenuità di Parolo: fallo su Bonaventura e cartellino rosso. Una piccola macchia su una prestazione comunque importante. La partita finisce così, questa Lazio sembra davvero aver tutto per lottare per un posto in Champions. Il Milan, si vedrà.