Il centrocampista blucerchiato si è raccontato a Samp Tv. Tanti i temi trattati: dalla posizione che predilige in campo agli obiettivi personali e di squadra con la Sampdoria. Ma dall'intervista è emerso anche il Praet privato: un ragazzo semplice che ama la pasta e il mare, da buon italiano "adottato"
Dopo un anno di esperienza e di "rodaggio" nel calcio italiano, Dennis Praet è pronto a prendersi la Sampdoria. Giampaolo gli ha ritagliato la posizione di mezzala e lo ha mandato praticamente sempre in campo: il giovane belga sta ripagando la fiducia con buone prestazioni. Ai microfoni di Samp Tv, Praet ha parlato nel corso di una lunga intervista, in cui si è raccontato a 360 gradi: "Quest’anno abbiamo iniziato forte. Sono contento anche di me, sto giocando meglio dell’anno scorso. La scorsa stagione mi è servita per capire il calcio italiano, ora va meglio. E voglio continuare così: ho appreso anche il modo di giocare di Giampaolo. Lui mi vede come mezzala e io sto capendo meglio il ruolo. Posso giocare anche da trequartista, ma soprattutto voglio essere importante per la squadra facendo gol e assist". Ha le idee chiare su cosa vuole diventare, Praet: "Un leader. Ma non a parole, in campo. Non parlo tanto, voglio essere leader con i piedi. Far capire ai compagni che possono sempre passarmela e io tenerla: così voglio essere. Siamo forti, più dell’anno scorso, dobbiamo avere fiducia e continuare: vogliamo arrivare in Europa, anche se la Serie A è difficile e competitiva".
Praet fuori dal campo: mare, pasta e... moda
Tutta la vita di Praet gira intorno alla Sampdoria: vive a 5 minuti da Bogliasco, i genitori vengono a trovarlo in occasione di ogni partita in casa della squadra, la fidanzata si è trasferita qui in Italia con lui: "Viviamo insieme. E c'è anche il mio cane che mi fa compagnia quando lei torna in Belgio. Anche lui vuole giocare sempre con la palla..." Ma c'è tanto altro di Praet, un ragazzo semplice che si è innamorato dell'Italia: "Qui alla Samp è come essere in una grande famiglia, mentre all'Anderlecht c'era più distanza tra squadra e dirigenza. I tifosi sono impressionanti e Genova mi piace tanto, anche se è un po' caotica. Preferisco le piccole città come Portofino e Camogli. Amo il mare di queste zone... averlo vicino aiuta. Non come in Belgio, dove si trovava a due ore di macchina. Cibo preferito? Beh, la pasta. Carbonara al primo posto. Ma anche arrabbiata e bolognese. Potrei mangiarla tutti i giorni". Poi, il Praet che non ti aspetti: stiista. "Mi piace la moda, con due miei amici ho creato un brand. Mi piace essere creativo, abbiamo prodotto anche magliette con scritte e frasi in italiano. In Belgio piace". Quel Belgio che ha lasciato e che vorrebbe ritrovare come giocatore della Nazionale: "Vestire quella maglia è un obiettivo. Normale che non sia stato chiamato l'anno scorso, ma se gioco una bella stagione e facciamo bene con la Samp, spero di ricevere la convocazione".