Napoli, Koulibaly: "Sarri? Con lui il calcio è matematica. Crediamo allo scudetto"

Serie A
Koulibaly, Napoli (Getty)
koulibaly

Il difensore della formazione azzurra esalta le qualità di Maurizio Sarri: "Vede cose che gli altri non vedono, con lui il calcio è matematica, mi ha riscoperto. Scudetto? Ci crediamo, ma adesso pensiamo solo a battere la Roma"

Una sfida tutta da vivere, riflettori accesi su Roma-Napoli, gara in programma all’Olimpico sabato sera alle ore 2:45. Formazione azzurra che si presenta al match da prima solitaria in classifica e senza più paura di nominare la parola scudetto. “Certo, si deve credere, ma non si deve pensare. Ciò che conta è battere la Roma adesso. La Juventus ha una storia diversa, soldi. Compra grandi calciatori. Penso che sarà un bel campionato. A me hanno raccontato cosa vuol dire vincere a Napoli, adesso bisogna viverlo. Mi diverto tanto a giocare in questa squadra”, parla così Kalidou Koulibaly durante un’intervista rilasciata a 'Il Mattino'. Il difensore del Napoli esalta Maurizio Sarri: “Vede cose che altri non vedono. Ti fa capire quanto nel calcio nulla deve essere imprevedibile. È uno studioso. Qualsiasi domanda tu gli faccia, lui ha sempre una risposta. E ti fa pensare come componente di una squadra e non come singolo. Proprio oggi mi ha fatto vedere un video con dei miei errori, così mi aiuta a migliorare. Quando è arrivatomi ha detto: 'Se fai come ti dico io diventerai un grandissimo'. E io ci sto provando, ma so che posso ancora migliorare. Con Sarri il calcio è matematica", ha affermato Koulibaly.

"Benitez mi ha aiutato, Sarri mi ha riscoperto"

Il difensore del Napoli racconta poi la sua infanzia: "Mio papà, operaio, e mia madre, cameriera, sono andati via dall’Africa per ragioni di lavoro, ma io ho sempre vissuto a contatto con persone del Senegal, sono cresciuto con una doppia cultura. Il mio quartiere ne era pieno, a casa parlavo la lingua madre, con gli amici pure. Con loro ho cominciato a giocare al calcio. Dicevano che ero forte. Stavo sempre con quelli più grandi. A 10-12 anni, ho cominciato a capire che forse potevo fare il calciatore e ci ho provato. Ed eccomi qui. Il primo anno a Napoli? Venivo dal Belgio, calato nel calcio italiano completamente diverso. Benitez mi ha aiutato, Sarri mi ha riscoperto", parola di Kalidou Koulibaly.