Kolarov, punizioni alla Mihajlovic! Ecco le più belle

Serie A

Un marchio di fabbrica esattamente come il suo amico ed ex ct (nella Serbia) Sinisa Mihajlovic costretto ad ammirare, amareggiato, la prodezza dell'esterno giallorosso con cui la Roma ha vinto la partita all'Olimpico di Torino

Un mancino così non lo vedevamo, forse, dai tempi di Sinisa Mihajlovic giocatore. Le sue punizioni sono rimaste nella storia del calcio italiano come il numero di gol segnati (28) proprio attraverso questo fondamentale. Perché nel calcio estremamente equilibrato di oggi avere un giocatore capace di risolvere le partite da palla inattiva è sicuramente un valore aggiunto. E proprio Kolarov lo ha dimostrato al suo amico Sinisa in Torino-Roma finita 0-1. Chi l'ha decisa? Manco a dirlo: Kolarov su calcio di punizione. E l'abbraccio di inizio gara con il suo ex ct (nella Serbia) è stato premonitore come in una sorta di passaggio di consegne. Kolarov non è nuovo a exploit del genere, i suoi calci di punizione sono un marchio di fabbrica. I tifosi hanno potuto ammirarli ovunque lui abbia giocato.

E qualche tempo fa aveva impressionato una conclusione di Kolarov durante un allenamento con il Manchester City. Calciò una palla di ritorno con una potenza tale da infilarla all'incrocio dei pali sotto lo sguardo ammirato dei compagni di squadra

Kolarov lo ricordano bene anche i tifosi del Napoli. Il 14 settembre 2011 in Champions League, un suo gol, proprio su calcio di punizione, negò la gioia del successo al Napoli che era passato in vantaggio grazie a Edinson Cavani.

Nel match contro il Leicester in Premier League la rete di Kolarov fu solo una magra consolazione con il City sotto 4-0. Fu comunque un gol bellissimo.

Rispetto alla solita parabola a rientrare calciata da centro-destra (la posizione preferita dai mancini), Kolarov sa calciare benissimo anche sul lato opposto con una traiettoria che aggira la barriera e beffa il portiere, come accaduto contro il Sunderland.

E anche con la maglia della Serbia Kolarov ha regalato soddisfazioni ai propri connazionali dimostrando di saper calciare non solo a "effetto" ma anche di potenza. La Francia subì un gol da posizione simile in una Confederations Cup da Roberto Carlos, qui Kolarov non è da meno, sempre contro i francesi.

Il segreto? Tanto tanto allenamento. Mihajlovic raccontava di aver imparato a calciare in porta bersagliando la saracinesca del garage del vicino di casa. Oggi come oggi Kolarov usa altri metodi ma alla base c'è sempre l'allenamento. Qui quello che svolgeva al City.