Adesivi antisemiti all'Olimpico: anche due minori identificati dalla polizia

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Anche un tredicenne tra le persone che hanno incollato su vetri e bagni dell'Olimpico immagini di Anna Frank con la maglia della Roma. Tanti i commenti dal mondo del calcio e dalle istituzioni. Per il Presidente della Repubblica Mattarella si è trattato di un "atto disumano, allarmante"

L'EPISODIO IN CURVA SUD

C'è anche un ragazzino di 13 anni tra le 15 persone finora identificate dalla polizia per gli adesivi antisemiti lasciati dai tifosi della Lazio nella Curva Sud dell'Olimpico in occasione della partita contro il Cagliari. Con lui c'era almeno un altro minore. E tra i 15 anche alcuni appartenenti degli "Irriducibili", gruppo ultras biancoceleste.

Le reazioni del mondo del calcio

La Procura della Figc, ha aperto oggi ufficialmente l'indagine sull’episodio. Il capo della Procura, Giuseppe Pecoraro, ha chiesto alla Questura di Roma la trasmissione del rapporto sulla vicenda e intanto mantiene alta l'attenzione del suo ufficio sui temi del razzismo e della discriminazione. E durante questo turno infrasettimanale in tutti gli stadi sarà letto un brano del “Diario di Anna Frank” prima dell'inizio delle partite con un minuto di riflessione. Pecoraro ha inviato a tutti i collaboratori della procura una circolare, invitandoli vigilare con la massima attenzione su eventuali atti discriminatori o offensivi prima durante e dopo il minuto di riflessione deciso dalla Federcalcio. Iniziativa simile a quella presa dal Cagliari: la foto di Anna Frank con la maglia della squadra sarda come immagine del profilo Twitter della società.

Una maniera per rispondere anche all'invito alla riflessione chiesto dalla Federcalcio prima dell'inizio delle partite di domani.  Nelle conferenze stampa di vigilia, anche alcuni allenatori si sono espressi sull’argomento. A partire dell’allenatore della Roma Eusebio Di Francesco: "Da uomo dico che questa è una questione culturale. E per avere cultura bisogna studiare e affrontare le situazioni del passato, vivere quello che a suo tempo è stato realmente qualcosa di tragico. È assurdo oggi come oggi parlare di antisemitismo, magari con qualcuno che non ha vissuto in quel periodo determinate situazioni. Posso dire a titolo personale che mi sento anche io Anna Frank. È questa la mia risposta a quello che è accaduto in questi giorni, ritengo che sia una assurdità". Massimiliano Allegri, invece, ha detto “La Juventus, e io stesso, siamo sempre in prima fila contro il razzismo. E quindi siamo contro qualunque azione che venga fatta".

La ministra dello sport israeliano: “Italiani, estirpate questo fenomeno”

La ministra dello Sport israeliano Miri Regev ha scritto una lettera al suo omologo italiano Luca Lotti: “Spero che, in considerazione delle buone relazioni tra Israele e Italia, il governo italiano, e Lei come ministro dello Sport, affrontiate con severità questo pericoloso fenomeno o lo estirpiate". La ministra ha aggiunto: "Sono rimasta scioccata nel vedere gli abusi dei tifosi di calcio della Lazio con l'immagine di Anna Frank, una ragazza ebrea olandese assassinata dai nazisti durante la Shoah come 6 milioni di fratelli ebrei".

Mattarella: "Un atto disumano"

Anche le istituzioni non potevano esimersi dal commentare l’accaduto. Matteo Lepore, assessore allo Sport di Bologna, città che mercoledì ospiterà proprio la Lazio,  sarà allo stadio per distribuire foto di Anna Frank con la maglia rossiblù a giocatori e tifosi: “Al gesto ignobile di alcuni è stata opposta una reazione corale che sta coinvolgendo tutto il Paese e fa ben sperare", ha detto. "E' importante che domani sera ci sia una grande presenza di tifose e tifosi nel nostro stadio dove la curva nella quale siederanno i supporter della Lazio è stata intitolata a Arpad Weisz, l'allenatore ebreo ungherese morto nel campo di sterminio di Auschwitz".

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha definito il gesto dei tifosi della Lazio "un atto disumano, allarmante". Per la massima carica dello Stato utilizzare l'immagine di Anna Frank  "come segno di insulto e di minaccia, oltre che disumano, è  allarmante per il nostro Paese, contagiato, 80 anni addietro, dall'ottusa crudeltà dell'antisemitismo". Mattarella ha parlato con il Ministro dell'Interno di quanto accaduto allo stadio Olimpico e Minniti - si legge in una nota del Quirinale - gli ha assicurato grande impegno "per individuare i responsabili di un comportamento così ignobile affinché vengano perseguiti secondo la legge e vengano definitivamente esclusi dagli stadi".

Per il presidente del consiglio Paolo Gentiloni quello che è accaduto all'Olimpico è "qualcosa di incredibile, inaccettabile, da non minimizzare e da non sottovalutare". Anche il segretario del Pd Matteo Renzi ha commentato la vicenda: "Se io fossi il presidente di una squadra di calcio, domani scenderei in campo con la Stella di David al posto dello sponsor. E spiegherei ai ragazzi delle curve perché quando pronuncio il nome di Anna Frank mi vengono i brividi. Restiamo umani, amici". Per il leader della Lega Matteo Salvini: "sono degli imbecilli ma non rappresentano i veri ultras, dovrebbero essere rieducati e studiare la storia". Alla domanda se fosse necessario prendere provvedimenti come la chiusura delle curve, Salvini ha risposto: "No, la chiusura sarebbe la risposta piu' idiota. Bisogna impedire a questi imbecilli di assistere per i prossimi vent'anni ad una partita di calcio lasciando che gli altri tifosi, come gli ultras che sono andati ad Amatrice a soccorrere i terremotati, possano liberamente andare a tifare la propria squadra".