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Milan-Juve, i mancini fatati di Suso e Dybala a confronto

Serie A

Vanni Spinella

Milan-Juventus passa anche dai loro piedi sinistri. Lo spagnolo ama segnare con la sua classica azione: tutti lo sanno ma nessuno lo ferma. Dybala è il re delle punizioni, primatista in Europa. E per entrambi vale "la regola del 50%"

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Qualcosa di sinistro ci sarà sicuramente nell’aria, e non solo perché si giocherà tre giorni prima di Halloween. Milan-Juventus, specialmente dopo le magie del turno infrasettimanale, sarà anche sfida tra piedi mancini magici, quelli capaci di inventare parabole perfette o maligne, irridere gli avversari, servire i compagni. Suso e Dybala in cattedra, lo spettacolo è garantito.

Undici a quattro: il conto dei gol segnati finora in stagione premia nettamente la Joya bianconera, che divide quasi salomonicamente i suoi tra casa (5) e trasferta (6). Suso recupera con il gli assist, 3-1 per lo spagnolo, e con una maggiore partecipazione alla costruzione dei gol del Milan, se si considera che in 8 reti sulle 21 messe a segno in stagione dai rossoneri con lui in campo, c’è il suo zampino mancino.

Le ultime pennellate, di entrambi, nel turno infrasettimanale. Suso ormai sta diventando un mistero “alla Robben”: sai dove vuole andare a parare, sai che partirà dalla destra e, accentrandosi, cercherà di liberare il sinistro per concludere a giro sul palo più lontano; tu, difensore, lo sai, ma lui ci riuscirà lo stesso. Copione sempre identico, arricchito magari da una finta in fase di preparazione (come nel derby con l’Inter), ma il finale non cambia.

Inizia a diventare quasi noiosa anche la sistematicità con cui Dybala incastona palloni nel sette su calcio di punizione, ultima replica contro la Spal quando prima di calciare, addirittura, l’argentino si sporge un po’ per verificare bene dove sia il bersaglio, nascosto dietro alla barriera. Una volta disegnata la mappa mentale, Dybala torna alla sua concentrazione, espira e traccia la parabola. Come nel caso di Suso, potrebbe anche anticipare al portiere dove calcerà: lui non ci arriverà comunque. Con quello alla Spal fanno 3 gol su punizione diretta in stagione, il migliore considerando i 5 top-campionati europei, fondamentale che gli permette di guidare anche la classifica dei tiratori da fuori area: 4 reti dalla distanza, sul secondo gradino del podio, manco a dirlo, c’è Suso con 3.

Ad accomunarli, poi, c’è anche quel modo, molto latino, di accarezzare il pallone, trattandolo con gentilezza. Lezioni infinite di tiki-taka per uno, scuola sudamericana per l’altro. È lì che si impara a usare la suola, a cercare il tunnel irriverente, e le percentuali di dribbling riusciti lo confermano, con Dybala che viaggia al 63%.

Per entrambi, infine, vale la legge del 50%: 9 i tiri indirizzati in porta da Suso, che 4 volte ha fatto gol. Sei le punizioni calciate da Dybala, 3 quelle finite in rete. Il messaggio per i portieri avversari è chiaro: vietato tirare sospiri di sollievo, se li avete fermati, perché significa soltanto che sarà per la prossima volta.