Bergomi gioca con l'Inter: "Tra quella di Mourinho e quella di Spalletti scelgo..."

Serie A
Jose Mourinho e Luciano Spalletti (Getty)

L'ex difensore ha paragonato, giocatore per giocatore, i componenti dell'attuale rosa nerazzurra con quelli della squadra che vinse il triplete: "Questa è una squadra divertente da allenare perché ha potenziale e grandi margini di crescita su quasi tutti giocatori, ma se devo scegliere..."

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Se un interista dovesse scegliere tra l’Inter che nel 2010 vinse tutto e quella attuale, cosa farebbe? Probabilmente punterebbe tutto su quella del Triplete, con Mourinho in panchina e una serie di traguardi raggiunti da far invidia al mondo. La squadra guidata da Spalletti, però, a Verona ha centrato un’altra vittoria e ha fatto così suo il ricordo di 29 punti nelle prime 11 partite di campionato. Ecco che il verdetto del campo - al momento attuale - lascia ben sperare i tifosi nerazzurri; anche l'ex capitano dell’Inter Giuseppe Bergomi, messo davanti alla stessa scelta, ha provato a paragonare la squadra di Spalletti con quella di Mourinho. Ecco cosa ne è venuto fuori...

Paragone difficile

"Paragonare questa Inter a quella di Mourinho è abbastanza difficile - ha confessato - però si possono trovare delle analogie, come esempio la forza fisica, il fatto di avere davanti due squadre che hanno una tenuta mentale importante e che non escono mai dalla partita. E poi un allenatore molto forte caratterialmente e queste sono le cose che avvicinano questa squadra a quella che ha vinto tutto nel 2010. Similitudini tra Mourinho e Spalletti? Penso la capacità di comunicare… Anche Luciano da questo punto di vista è migliorato molto soprattutto nell'ultimo anno a Roma, ha capito come funziona la piazza di Milano ed è sempre pronto a difendere i propri giocatori e a dare loro merito per le prestazioni che fanno, ad esaltare le qualità dei giocatori che ha a disposizione. Questo è quello che Mourinho ha sempre fatto e lo ha sempre fatto anche molto bene".

Icardi o Milito?  

"Possiamo anche azzardare a paragonare Icardi e Milito perché per quanto riguarda Mauro è un giocatore unico dentro l'area di rigore, che non sbaglia mai se arriva negli ultimi 16 metri; Milito però era più completo per come giocava per la la squadra, per come difendeva la palla e per come sapeva destreggiarsi bene in tutte le situazioni. Borja Valero? In questo momento sta facendo il trequartista e possiamo avvicinarlo a Sneijder, con qualità diverse visto che l'olandese era proprio bravo a calciare da fuori e a fare la seconda punta, mentre lo spagnolo è bravo a legare il gioco ed è esattamente quello che mancava all'Inter, un giocatore che desse i tempi sia da trequartista che da giocatore in mezzo al campo. Vecino? In mezzo al campo allora c’erano Zanetti e Cambiasso e secondo me non somiglia a nessuno dei due; posso pensare che si potrebbe avvicinare un po' a Stankovic".

"Questa è una squadra che può migliorare molto"

"Per quanto riguarda la solidità difensiva Skriniar ha fatto crescere tutto il reparto perché gli altri tre sono quelli dell'anno scorso, lo posso paragonare non tanto a Lucio - che mi ricorda più Miranda - ma piuttosto a Samuel perché l'argentino non sbagliava mai una partita come sta facendo il giovane slovacco oggi, è sempre impeccabile. Penso anche che questo Candreva, insieme a Pandev, poteva essere un potenziale titolare anche nella squadra di Mourinho. Questa squadra di Spalletti è bella da allenare perché ha potenziale e grandi margini di crescita su quasi tutti i giocatori; mi piacerebbe essere nei panni di Spalletti per far migliorare questi ragazzi", ha concluso.