Napoli-Milan, Sarri: "Poco brillanti, ma non abbiamo concesso nulla"

Serie A
L'allenatore del Napoli Maurizio Sarri (Getty)

L’allenatore degli azzurri commenta la vittoria per 2-1 sul Milan: "Nel secondo tempo non abbiamo avuto il controllo del match, ma non abbiamo concesso nulla ai rossoneri, creando ugualmente 7/8 occasioni da gol"

LA CRONACA - LE PAGELLE

Tre punti per continuare nella striscia di risultati utili consecutivi, una vittoria per consolidare il primo posto in classifica (Juventus a -4 ma con una partita in meno da giocare): al San Paolo i sorrisi sono tutti per il Napoli, 2-1 infatti il risultato finale. A commentare il successo contro il Milan è l’allenatore della formazione azzurra Maurizio Sarri ai microfoni di Sky Sport: "Abbiamo fatto un primo tempo di buona pressione alta, abbiamo creato tantissimo, ma appena abbiamo abbassato il baricentro è diventato tutto complicato. Bene il fatto che abbiamo perso il controllo della partita per quasi un tempo e non abbiamo concesso niente. Se noi ci facciamo scalfire da un pareggio allora abbiamo perso la dimensione, un pareggio in trasferta non può farci perdere sicurezze. I ragazzi sono contenti della vittoria perchè sapevano di incontrare una squadra che a luglio era data tra le favorite e che stava dando segnali di enorme crescita da un mese e li ha dati anche stasera"

"Poco brillanti, ma abbiamo creato tanto e concesso nulla al Milan"

Sarri prosegue nella sua analisi del match: "Rallentare e rinunciare alla verticalizzazioni per gestire meglio il match? Nel secondo tempo dovevamo fare quello, ma non lo abbiamo fatto bene, stranamente perchè dovrebbe essere tra le nostra caratteristiche, ma noi siamo bravi a palleggiare in velocità e non a basso ritmo. L'aspetto importante è che in una partita in cui, nel secondo tempo non abbiamo avuto il controllo, siamo riusciti a creare sette/otto palle gol, senza concedere niente, nonostante siamo stati meno brillanti di altre volte. Questa squadra ha un qualcosa che in passato aveva dimostrato di non avere", le parole dell’allenatore del Napoli.

Su Insigne e la Nazionale

Immancabile un pensiero sulla Nazionale, queste le parole di Maurizio Sarri: "Insigne? Lorenzo nel mio modo di giocare e di vedere il calcio non entra, gioca. Quando si prende un allenatore si deve tener presente anche le caratteristiche, Ventura ha quasi sempre giocato con le due punte centrali.  Vengono prima le idee ed i principi dell'allenatore rispetto alle caratteristiche dei giocatori che si hanno a disposizione? Non lo so. Io ho fatto per anni questo, mentre negli ultimi cinque/sei anni ho fatto il contrario, questo può voler dire che sono un imbecille o una persona intelligente perchè ho cambiato idea. Era plausibile che Ventura giocasse con due punte centrali e se devo essere sincero la gogna mediatica a cui è stato esposto non mi è piaciuta molto, non ci può essere un solo colpevole, l'ho visto assaltare da tutte le parti senza che nessuno ne prendesse le difese, e c'era qualcuno che doveva farlo anche a livello istituzionale. Questo mi ha fatto male. Non ho sentito parole dell'associazione allenatori, ed anche questo mi ha fatto male. Io il ct? E' più facile che faccia il politico...", ha concluso Sarri.

Insigne: "Può essere l'anno giusto. Italia? Dispiace, ma bisogna lo stesso ringraziare Ventura"

Decisivo anche contro il Milan con la rete che ha aperto il match del San Paolo, nella vittoria del Napoli c'è ancora una volta la firma di Lorenzo Insigne. "E' importante saper soffrire e giocare con il cuore fino alla fine come abbiamo fatto, anche se abbiamo subito il gol nel finale. Sicuramente il nostro allenatore non sarà contento della prestazione della squadra, ma vincere aiuta a vincere", le parole di Insigne ai microfoni di Sky Sport. Il talento del Napoli ha poi proseguito: "Scudetto? Ce la stiamo mettendo tutta per mantenerci il più a lungo possibile davanti a tutti, sappiamo che la Juventus è la squadra da battere, ma noi cercheremo di metterla in difficoltà. Questo può essere un anno importante, ma dobbiamo continuare a lavorare a testa bassa e mantenendo i piedi per terra, solo così arrivano i risultati: sappiamo che può essere l’anno giusto, ci stiamo mettendo il 200%". Immancabile un pensiero finale sulla Nazionale: "Il Mondiale senza Italia non sembra possibile, eppure è successo. Dispiace perché non ci siamo qualificati. Io in panchina? Ogni allenatore fa delle scelte che bisogna accettare e andare avanti. Speriamo che il prossimo allenatore ci insegnerà tanto, così come ha fatto Ventura: bisogna ringraziarlo il mister, perchè anche se non siamo andati al Mondiale ci ha messo impegno e ha provato a trasmetterci tutto fino alla fine", ha concluso Lorenzo Insigne.