Sassuolo, Bucchi: "Voglio vedere la mia squadra con il coltello tra i denti"

Serie A
Cristian Bucchi, allenatore del Sassuolo (Getty)
bucchi_sassuolo_getty

"Quella contro il Benevento sarà una partita delicata in un ambiente molto caldo, i miei ragazzi devono essere pronti alla battaglia. Berardi? È recuperato e a disposizione", ha detto l'allenatore alla vigilia del match

Vincere per migliorare un inizio di stagione complicato che vede il Sassuolo a otto punti in classifica dopo 12 partite giocate. È questo l'imperativo di Cristian Bucchi, ribadito anche alla vigilia della gara in programma domani alle 15:00 contro il Benevento. I neroverdi sono reduci da tre sconfitte contro Milan, Napoli e Udinese, l'obiettivo è quello di tornare a fare punti per inaugurare un ciclo positivo che permetta al gruppo di risollevarsi. Dalla sede del ritiro di Roma, dove la squadra ha preparato la gara contro la formazione allenata da De Zerbi, l'allenatore ha presentato i temi della sfida, concentrandosi sui calciatori recuperati ma anche sull'avversario e sulle idee di formazione. Queste le sue considerazioni.

Sulla scelta di andare in ritiro

"La voglia di partire per il ritiro due giorni prima non è arrivata perché a Sassuolo non si lavora bene ma perché il viaggio è lungo e lo abbiamo spezzato - ha esordito dicendo Bucchi - abbiamo avuto modo di stare più tempo insieme e di lavorare sotto ogni punto di vista. La nostra classifica e le nostre ultime prestazioni ce lo hanno imposto, viviamo un momento delicato e il nostro intento è di migliorare sotto ogni aspetto. Ci manca una continuità di squadra, siamo stati bravi solo in una partita o solo un tempo e quando siamo riusciti ad avere la continuità sono arrivati i risultati. Se invece ragioniamo individualmente vengono fuori le difficoltà".

Sui recuperi e sull'avversario

"Goldaniga, Adjapong e Berardi sono tre recuperi importanti, non giocano da un po’ - Domenica quasi da un mese, gli altri due anche da più tempo. Ma sono abili e verranno con noi anche se dovremo valutare come utilizzarli. Il Benevento è una squadra che comunque ha giocato bene con tutti, perdendo magari all’ultimo secondo ma si è sempre fatta valere. Ha ancora entusiasmo dalla promozione e ha anche un buon organico. Contro di noi faranno valere il fattore campo, mi aspetto un Vigorito caldo e una partenza molto forte da parte loro. Dovremo reggere l’urto e farci valere. So che Cataldi, Chibsah e Viola sono tutti giocatori che possono impensierire".

Sull'attitudine da mostrare al Vigorito

"Per quanto riguarda noi e il nostro modo di scendere in campo, per un periodo abbiamo cercato di cambiare qualcosa dato il momento e l’esigenza degli infortuni. Lirola e Adjapong stavano bene e volevo sfruttarli al meglio, c’è stato un momento in cui invece non avevo esterni, poi non ho avuto difensori centrali. Comunque il DNA di questa squadra è un altro e non credo che ci allontaneremo. Spero di rivedere il primo tempo di Ferrara, non vorrei invece vedere i momenti visti invece con l’Udinese e il Milan, quando abbiamo subito gol. Serve il coltello tra i denti e una squadra pronta a dare battaglia con le sue qualità".