Inter, Spalletti: "Chiuso il gap con le big. Icardi? Innamorato dell'Inter"

Serie A
Luciano Spalletti, allenatore dell'Inter (getty)

L'allenatore nerazzurro alla viglia del match di Cagliari: "Abbiamo i ferri per poter restare in alto, non c'è più gap con le altre. Non possiamo abbassare la guardia. Tutti ci fanno i complimenti perchè non perdiamo mai? E allora perchè non le abbiamo vinte tutte?". Sui singoli: "I miei giocatori mi stanno mettendo in difficoltà nelle scelte. Icardi al Real? È innamorato dell'Inter"

LE PROBABILI FORMAZIONI

A soli due punti dal Napoli capolista, l'Inter non intende fermare la sua corsa allo Scudetto. Con il 2-0 all'Atalanta i nerazzurri hanno lanciato un nuovo messaggio alle concorrenti, da confermare anche sabato (ore 20.45) alla Sardegna Arena. Di fronte il nuovo Cagliari di Diego Lopez, reduce dalla convincente vittoria sul campo dell'Udinese. Così Luciano Spalletti ha parlato nella consueta conferenza stampa della vigilia: "Appena sono arrivato, c’era da mettere a posto qualche convinzione nella testa. Si possono fare risultati attraverso la volontà di questi professionisti. La società fa sempre la differenza. Il passo della società è quello a cui allinearsi. Mi hanno fatto vedere come si conduce una società di Serie A". Sul gioco espresso finora: "Sono soddisfatto, ma abbiamo margini di crescita. Siamo contenti di quanto fatto, però ci dobbiamo domandare: perché non abbiamo sempre vinto?”. Di fronte un Cagliari ritrovato: "Sanno bene qual è la strada per il loro obiettivo finale. La stanno riscoprendo e Lopez ha dato un contributo enorme, sa fare il suo mestiere. Però ci siamo anche noi. Abbiamo i ferri giusti del mestiere per poter rimanere addosso alle squadre forti di questa classifica e di questo campionato. Sarà una partita da senza tregua. Anche i risultati larghi non ti fanno stare tranquilli".

"Il gap con le altre big non c'è"

Parlando delle certezze su cui ruota l'intero gruppo, Spalletti è sicuro: "La certezza è che questa squadra sa dove vuole portare la partita, sa scegliere anche i momenti della partita per andare a colpire e a dare il massimo. Difficoltà non ce ne sono, la considerazione è in generale. Abbiamo a che fare con squadre che vogliono fare dei record. Siamo protagonisti in un’alta classifica che è cortissima. Se si guardano gli ultimi sei anni diventa tutto più facile. Classifica corta ad altissima quota. Fino a 5-6 anni indietro la quinta aveva massimo 25 punti, ora è insieme a noi… I nostri calciatori sanno il nostro obiettivo, noi dobbiamo avere delle ambizioni però bisogna essere costanti. E noi si vuole arrivare al punto oltre il quale non si può tornare indietro. Serve un passo da squadra forte". E sul gap con le altre big: "Per il momento non c’è, ma bisogna dare seguito. Il modo di entrare in campo nei primi minuti domani determinerà il modo in cui il Cagliari ti verrà addosso. Il fatto che ho detto della classifica la dice lunga sul nostro modo di entrare in campo. Bisogna giocare senza tregua, non si può abbassare la guardia".

#senzatregua

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"I miei giocatori ora mi mettono in difficoltà"

L'allenatore nerazzurro fa poi una rassegna sui singoli, dopo le belle parole dedicate in settimana a Santon: "Sarebbe facile fare altri nomi. Come dico sempre l’espressione o la scelta degli undici è solo una conseguenza di voler mettere in campo una squadra. E ora mi mettono in difficoltà, ce ne sono diversi per assumersi le responsabilità di chi ha giocato di più. Vecino? Quando si va a fare un complimento a un giocatore diventa abbassare il suo dirimpettaio di ruolo. Mi ricordo gli ingressi di Joao Mario che ha determinato i risultati, ma anche Brozovic prima che si facesse male a Benevento. Abbiamo 5 calciatori che potrebbero giocare tutti e 5. Purtroppo voi di alcuni conoscete solo il prezzo, mai nessuno parla di valore. Ve li faremo vedere prima della fine dell’anno, cercate di pazientare e poi sarà tutto sotto gli occhi di tutti. Mi parlano di Dalbert pagato 25 milioni, Vecino sembrava troppo pagato, ma sicuramente questi calciatori hanno un valore che non verrà disperso anche se a volte rimangono fuori".

"Serve attenzione: un errore e ti ritrovi quinto..."

Dopo Inter-Atalanta, ha detto che più squadre potrebbero arrivare oltre i 100 punti: "È difficile da dire - ha continuato Spalletti - Se qualche squadra si sarebbe potuta mettere comoda, ora nessuno si può mettere sul divano perché ti passano subito davanti. Basta un risultato buttato via e ti ritrovi quinta. C’è da vedere se riusciremo tutte a continuare a vincere come stiamo facendo. Gasperini ha detto una cosa giusta, anzi mi sembra che in Europa League i risultati hanno indicato la crescita del nostro calcio. All’Atalanta vanno fatti i complimenti per la qualificazione, anche perché aveva un girone tostissimo. La sua squadra gioca un grandissimo calcio ed è confrontabile contro il calcio europeo". Tornando su Santon, protagonista proprio con l'Atalanta: "Santon l’ho scelto perché si sta allenando bene da più tempo e ha conoscenza del calcio in generale, ma del nostro calcio. Sa attaccare, difendere e ha piede destro e sinistro, sa imbucare, sa fare tutto. Se poi ci si mette anche fisicità diventa un vantaggio in più. Percentuale altissima di gol fatta su palla inattiva. Se facciamo quei due cambi che ci fanno avere due calciatori in più di livello per altezza, diventiamo immarcabili sulle palle inattive. Il Cagliari gioca bene a calcio, ha ripartenze brucianti con questi due attaccanti vicini. Nelle transizioni se non siamo alla distanza giusta per soffocare la perdita di palla, con loro si rischia davvero. Sono concetti che la squadra conosce”.

"Joao Mario, niente malumori. Icardi innamorato dell'Inter"

Spostando il focus sul mercato, Spalletti commenta i presunti malumori di Joao Mario: "Se non è convinto lui, farò fatica a disperdere momenti di squadra perché si metta a posto. L’Inter vuole fare risultato e non possiamo buttare via momenti per dare coraggio, io lo vedo perfettamente dentro la causa. Non l’ho mai sentito fare nessun discorso traverso. Io lo considero uno di quelli che può dare un contributo alla squadra. Io non ti faccio fare un minutaggio per farti crescere su quello che pare a te. Io ti faccio fare un pezzo di partita per dare un contributo alla squadra per vincere di più di quanto abbiamo vinto. non devi tornare indietro perché giocano quelli al di là della linea". Il Real, poi, potrebbe essere interessato a Icardi, che ha attualmente una clausola rescissoria nel suo contratto: "Chi non lo vorrebbe? C’è solo il Real? Sarei un eterno preoccupato. Io so una cosa: lui lo vedo totalmente innamorato dell’Inter e quando parlo con lui lo percepisco. Vi confido: città, compagni, società, tifosi sono tutte cose a cui lui è attaccato in maniera fortissima. Se a lui chiedete se rimane per sempre lui vi dirà: perché solo per sempre? Io sotto questo aspetto sono tranquillo, dormo tranquillo", ha concluso l'allenatore dell'Inter.