Lazio-Torino, il designatore Rizzoli non parla ma...

Serie A

Lorenzo Fontani

Lorenzo Fontani fa luce sul caos scatenato nel Monday Night dalle decisioni dell'arbitro Giacomelli e del Var Di Bello e prova a capire come è stata giudicata la loro direzione dal designatore Rizzoli

LE REAZIONI DELLA LAZIO

Sfortuna e inesperienza

Se la fortuna aiuta gli audaci, la sfiga punisce gli ingenui, e gli inesperti. A quanto si apprende è più o meno questo il pensiero del designatore Rizzoli all'indomani del caos scatenato dalle decisioni dell'arbitro Giacomelli e del Var Di Bello in Lazio-Torino. La sfortuna è stata la concatenazione rapida di due episodi (il mani di Iago Falque e il "testa a testa" Immobile-Burdisso) con una squadra - la Lazio - già reduce da decisioni arbitrali contestate. L'ingenuità e l'inesperienza sono state quelle dei due arbitri, in campo e in cabina Var, che potevano uscirne decisamente meglio.

La catena di errori/scelte discutibili

Ci sono una serie di passaggi nella vicenda che non avrebbero convinto il designatore:
1) Il fallo di mano non metterà mai d'accordo tutti: sul tocco di Iago Falque la distanza è ravvicinata, ma il braccio molto largo. Scegliere l'involontarietà può essere "supportabile", ma sarebbe stato meglio fischiarlo.
2) Di Bello "supporta" appunto la valutazione di Giacomelli, che a gesti e a parole fa subito capire di aver ritenuto non punibile il gesto del granata. In questi casi il Var tendenzialmente resta silente, ma Di Bello avrebbe comunque potuto insistere chiedendo al collega se si era reso conto di quanto largo fosse il braccio. Una piccola forzatura che - alla luce del seguito - avrebbe evitato guai peggiori
3) Subito dopo infatti succede il patatrac: Di Bello opportunamente segnala a Giacomelli - che non aveva visto, o non aveva visto bene - il colpo di Immobile a Burdisso, ma è qui che esperienza e un po' di furbizia sarebbero state un'ancora di salvezza
4) Dovendo fare la cosiddetta On Field Review, la revisione direttamente a bordo campo, Giacomelli avrebbe potuto approfittare per rivedere anche l'episodio del rigore. Nessuna violazione del protocollo, semplicemente buon senso.
5) Anche analizzando solo la sfida Immobile-Burdisso, Giacomelli avrebbe dovuto almeno ammonire Burdisso per la provocazione (il protocollo prevede che una volta aperta la revisione per un possibile rosso di debbano mostrare anche i necessari gialli evidenziati dalle immagini), se non addirittura limitarsi a un giallo per entrambi. Il colpo di Immobile infatti si poteva anche derubricare a comportamento antisportivo.

Delusione dopo un weekend perfetto

In sostanza: le due decisioni prese separatamente, magari in due differenti partite, non avrebbero sollevato grandi polemiche, ma viste così si potevano "gestire" meglio, trattandosi di episodi non chiarissimi. Per questo, raccontano, Rizzoli è dispiaciuto, soprattutto dopo un weekend quasi perfetto da parte degli arbitri, a cominciare dalla prestazione di Valeri in Juve-Inter.