Malagò: "Non bisogna avere paura della tecnologia, Var grande conquista"

Serie A
Il presidente del Coni Gianni Malagò, foto Lapresse

Presente alla cerimonia di assegnazione del premio 'Andrea Fortunato', Giovanni Malagò si è soffermato sugli episodi accaduti durante Lazio-Torino, difendendo la tecnologia

L’espulsione di Ciro Immobile arrivata con il Var e l’episodio del presunto rigore richiesto dalla Lazio e ignorato da Giacomelli continuano a far discutere, coinvolgendo anche il presidente del Coni Giovanni Malagò. Intervenuto alla cerimonia di assegnazione del premio 'Andrea Fortunato', giunto alla nona edizione, presso la Sala Giunta del Comitato olimpico, il numero uno dello sport italiano ha espresso il proprio punto di vista su quanto accaduto durante Lazio-Torino. "La polemiche di ieri in Lazio-Torino? Lo dico dal primo giorno che la Var è una grande conquista, mi sembra che oggettivamente come dicono le statistiche abbia diminuito moltissimo i casi di discussione. Poi c'è un tema di quando applicarla e come interpretarla, questo non significa che bisogna avere paura della tecnologia. La Lazio ha parlato di malafede rispetto all'arbitraggio di Giacomelli? L'ultima cosa al mondo che io posso fare è un commento su questioni tecniche e arbitrali".

Inzaghi furioso

"Alla fine del primo tempo abbiamo guardato le immagini e ci siamo sentiti derubati - le parole di Simone Inzaghi dopo il ko con il Torino - adesso dobbiamo continuare a lavorare. Dovremo essere bravi a ripartire, come abbiamo fatto a Genova, dove ci hanno tolto un rigore netto. Questo non deve essere un alibi, è successo e andiamo avanti. Spiace che stia cambiando il calcio, gli arbitri non stanno arbitrando più, aspettano indicazioni dal collega davanti alla tv. Sbagliavano prima e sbagliano adesso, lasciamoli arbitrare come prima, come è sempre stato il calcio. Così tutti aspettano di esultare, non mi piace più di tanto devo dire la verità. E’ stato il fine primo tempo peggiore della mia carriera, tutti abbiamo visto quanto successo in campo e ci siamo demoralizzati. Alla fine ho parlato con Burdisso, dicendogli che avrebbe dovuto dirlo all’arbitro. Mi ha detto che si sono chiariti con Immobile e ha detto all’arbitro di non espellere Ciro, ma poi Giacomelli ha fatto di testa sua".