Zamparini: "Dybala? Stipendio troppo alto rispetto a prima. Questo forse crea qualche scompenso"

Serie A

Maurizio Zamparini si è soffermato sulla questione Dybala, esprimendo il proprio punto di vista circa il momento negativo che sta vivendo l'ex giocatore del Palermo

Una giornata particolare per il Palermo e Maurizio Zamparini che, come ogni anno, hanno fatto visita al missionario laico Biagio Conte per uno scambio di auguri natalizi. Durante l’incontro avvenuto presso la Missione 'Speranza e Carità', il numero uno della società rosanero si è intrattenuto con i giornalisti, soffermandosi sulla questione Dybala, pungolato anche da Pavel Nedved in occasione dei sorteggi di Champions. "Penso che sia un passaggio che possono affrontare tutti nella vita, passare da 400 mila euro a 10 milioni a stagione non è uno shock da ridere. Magari questo gli provoca qualche scompenso, ma lui è un ragazzo molto intelligente. Suggerimento a Marotta o Allegri? Stanno facendo un grande lavoro. Naturalmente bisogna aspettarlo e giocare tutto sul suo entusiasmo, sarebbe una tragedia perderlo. Prendo come esempio Ilicic al quale se gli dai entusiasmo rende al massimo, se glielo togli perde continuità e rendimento. Fallimento? Sono sereno perché quando mi guardo allo specchio vedo un uomo serio. Non ne voglio parlare, ognuno può pensare quello che vuole ma io non mai rubato un euro. Se deve fallire il Palermo… penso al Milan che deve coprire 300 milioni di debiti. E allora mi chiedo, come mai non fallisce? Io sono sereno perché so cosa sia la giustizia italiana e ho fiducia in essa, noi non abbiamo fatto nulla di male e siamo sicuri anche dai documenti, ormai il tribunale ha tutti i documenti e non è giusto che parli io di questa cosa".

Il consiglio di Nedved

"Ha 24 anni, è normale che ci siano alti e bassi - le parole di Nedved dopo il sorteggio di Champions - naturalmente, è un giocatore che può raggiungere il top. Gli consiglio di concentrarsi sul calcio e fare tanti sacrifici nella vita privata, di allenarsi alla grande. Allegri è equo con tutti, alla Juve ha sempre fatto così e per me non è duro con Paulo. Ha riservato lo stesso trattamento a Higuain e Mandzukic perché lui vuole il massimo da tutti. Decide e lo fa bene".