Inter-Udinese, Pizarro: "Spalletti un fuoriclasse ma io tifo Napoli"

Serie A
Il centrocampista cileno David Pizarro (Getty)
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Il calciatore cileno: "La Juve è la squadra più forte ma spero che qualcuno spezzi la sua serie. Da romantico amo il calcio di Sarri, Spalletti è un fenomeno e so quanto sia grande il merito di aver plasmato un gruppo come quello nerazzurro"

Nella gara tra la sua Inter e l’Udinese, Luciano Spalletti affronta con il suo presente il suo passato. L’attuale allenatore nerazzurro ha infatti allenato la formazione friulanoaagli inizi della sua carriera, dal 2002 al 2005. In quella squadra bianconera c’era anche un giovane David Pizarro che Spalletti ha poi allenato anche a Roma. Il calciatore cileno conosce bene l’attuale guida dell’Inter e mentre continua a giocare con l’Universidad de Cile - con cui ha da poco rinnovato il suo contratto - non dimentica l’Italia e le sue esperienze nelle squadre allenate proprio dall’allenatore di Certaldo. Così il Pek sulle pagine della Gazzetta dello Sport si è raccontato e ha ricordato anche la sua avventura in Italia: "Guarderò la Serie A finché non morirò: è un campionato che mi ha dato tanto - ha iniziato dicendo Pizarro - la Juve resta la squadra da battere: organico superiore a tutte le altre. Adesso però per il bene del calcio italiano sarebbe importante che squadre come Napoli, Roma o Inter riuscissero a spezzare la serie bianconera. Amo il calcio che fai il Napoli perché sono romantico, alla Fiorentina con Montella abbiamo messo in campo un gioco simile a quello di Sarri oggi. Spero che alla fine a festeggiare siano gli azzurri".

Su Spalletti e l'Udinese

Passando poi a parlare di Spalletti: "Luciano è un fenomeno, un fuoriclasse dei tecnici. Lo dico perché lo conosco e so quanto sia ampiaoil merito di aver plasmato un'Inter così forte, a sua immagine e somiglianza. Il vero top player nerazzurro è Spalletti. E' il tecnico più meticoloso che abbia mai avuto: Luciano cura ogni singolo dettaglio, a cominciare dagli allenamenti. Fa gruppo in fretta e ovunque vada vuole sempre esprimere un calcio brillante. A Milano ci sta riuscendo alla grande". E ancora in vista della sfida tra Inter e Udinese: "Quello bianconero è un club che stimo tanto. Mi ha fatto crescere come persona e come calciatore, la qualificazione in Champions del 2005 con Spalletti è stato un momento storico per la società e per me. Sei anni non si dimenticano in fretta e poi a Udine sono nati i miei due figli".

Su Totti e su Montella

Pizarro dedica poi anche un pensiero all’ex allenatore del Milan Vincenzo Montella e alla Roma ormai senza Totti: "Non avrei mai pensato ad un epilogo del genere per Vincenzo che ha qualità e le colpe non sono tutte sue. Il club non l’ha aiutato sul mercato o quando è stato indicato dai tifosi come principale responsabile del momento no del Milan. Perdere uno dei giocatori più forti al mondo come Francesco non è mai facile e la Roma si è incartata in partite come contro il Genoa eo il Chievo mentre con Totti i tre punti sarebbero arrivati. Penso che Francesco avrebbe voluto continuare a giocare. Non so perché abbia smesso e ora fa quasi effetto vederlo di domenica tribuna".