Il presidente De Laurentiis ha parlato durante la conferenza stampa di presentazione della mostra che ripercorrerà con immagini, filmati e cimeli i 91 anni di storia del club: "Comprare per me è facile, l'ho sempre fatto, ma bisogna farlo in maniera oculata. E poi stanno tornando Milik e Ghoulam e arriverà Inglese..."
Una storica prima volta, per il Napoli. 91 anni di storia, talenti e anche diversi trofei, che stanno per essere mostrati al pubblico, tutti insieme. Da domani, infatti, si apre la mostra “Il Napoli nel mito – Storie, campioni e trofei mai visti” al Museo Archeologico Nazionale della città, che si protrarrà fino al prossimo 28 febbraio. Intanto, la serata di giovedì è stata l'occasione per il presidente De Laurentiis di fare un sopralluogo eccezionale e di inaugurare di fatto l'esposizione con una conferenza stampa nella quale ha presentato il progetto e poi risposto alle domande dei giornalisti. Che non potevano non porgergli, vista l'imminete apertura della sessione di gennaio, domande di mercato. Soprattutto nell'ottica di uno scudetto che quest'anno sembra veramente possibile, al contrario degli scorsi anni.
"Non abbiamo vinto lo Scudetto, chiedo scusa, ma io non gioco e vorrei farlo segnando tanti gol. Ma a quelli che dicono 'chi compri' mi rompe rispondere a questa ca...., perchè non compro per farli stare in panchina. Oggi con il recupero di Milik e Ghoulam, l'entrata di Inglese, dobbiamo stare attenti. Guardate quanto sta crescendo Mario Rui e lo stesso Ounas che piace molto al mister. Se giocasse dall'inizio non credete possa crescere con un maestro come Sarri? Quindi serve maturità, abbandoniamo il solito 'cacc e sord', ne abbiamo cacciati tanti e continueremo a farli, ma con intelligenza. Io voglio vedere come cambierà questo calcio con le nuove forze mondiali e dobbiamo avere i bilanci in ordine. Per me è un gioco da ragazzi andare e comprare, l'ho fatto per anni col cinema, ti metti lì e compri, ma far arrivare i risultati è un'altra cosa. Io non voglio dare mazzate ai tifosi, la palla va di qua o di là e dipende da tanti fattori. Ma anche sugli allenatori, ho portato Reja in A e mi dicevano come fai, poi c'è rimasta, Mazzarri ha fatto cose splendide, Benitez anni considerevoli, poi Sarri quando lo presi mi misero gli striscioni in strada dicendo che è lui il protagonista. Io gli cedo lo spazio volentieri, è lui il regista che ho scelto per farmi il film più bello per i miei spettatori che sono i tifosi. Scusatemi tifosi se non sempre riesco a farvi felici, ma ci provo. Voi siete il mio unico gol".
La mostra
“L’iniziativa rientra nel processo di ricerca delle identità di Napoli ed è la prima di un ciclo di mostre su questo tema. Il MANN vuole dialogare con lo sport dei giorni nostri, con quel calcio che racchiude i valori del riscatto, della competizione, del senso di squadra e dell’aggregazione civica” ha spiegato il direttore del museo, Paolo Giulierini. La mostra è il risultato della cooperazione con Alessandro Formisano, Head of Operations del club napoletano. Il primo appuntamento di un percorso espositivo in evoluzione che racconta alcuni personaggi e tappe fondamentali nella storia del club, ma che non esaurisce l’intero bagaglio di calciatori, campioni ed eventi che caratterizzano il Calcio Napoli, costituendo solo l’inizio di una narrazione che proseguirà in futuro. La progettazione è stata affidata all’architetto Andrea Mandara, la grafica a Francesca Pavese e i testi a Serena Venditti. Il tutto si svilupperà su tre sale espositive, un percorso cronologico dagli albori ai giorni nostri, organizzato in sette stazioni che corrispondono ad altrettanti periodi cronologici della storia del club. Un vero e proprio viaggio nel tempo che ha inizio nei primi del Novecento, dall’età pionieristica del calcio in città, ad Achille Lauro, dal Napoli Boom degli anni ’60 a Ferlaino, dagli scudetti dell’epoca di Maradona negli anni ’80, alle vittorie dell’era De Laurentiis.
“Momenti Azzurri”
La storia della società viene riscostruita e raccontata in particolare attraverso i materiali ed i cimeli di Momenti Azzurri, associazione nata 10 anni fa da un'idea di Dino Alinei e Giuseppe Montanino. I due professionisti napoletani, medico radiologo uno ed ingegnere l’altro, appassionati tifosi e veri e propri storici dello sport napoletano e del calcio in particolare, faranno entrare i visitatori nel meraviglioso mondo delle loro collezioni private ricche di testimonianze di oltre un secolo di passione sportiva a Napoli e in Campania. Insieme a Chrystian Calvelli, storico dell'età pionieristica del calcio a Napoli, Alinei e Montanino hanno selezionato materiali eterogenei e affascinanti: dai primi anni del ’900 a oggi, magliette, palloni, giornali gagliardetti, fotografie, calendari, gadget di ogni genere, figurine, biglietti, cimeli rarissimi e introvabili, tutti accomunati da un unico colore, l’azzurro.
Collaborazioni
La mostra si avvale di preziosissime collaborazioni del mondo editoriale, giornalistico e accademico. Vi saranno filmati e immagini storici, messi a disposizione per l’evento, che consentono di rivivere e ricordare le gesta dei campioni che hanno fatto grande il Napoli, da Attila Sallustro a Marek Hamsik. Guido Trombetti (ex rettore dell’Università Federico II di Napoli) e Vittorio Dini (psicologo dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli) hanno collaborato per lo sviluppo didattico e narrativo dell’esposizione. A disposizione dei visitatori ci sarà una guida gratuita della mostra, arricchita dai racconti del nostro Massimo Ugolini e, tra gli altri, di Mimmo Malfitano (Gazzetta dello Sport), Antonio Giordano (Corriere dello Sport), Francesco De Luca (Il Mattino), Monica Scozzafava (Corriere del Mezzogiorno) e dello scrittore Maurizio De Giovanni. L’esperienza sarà ampliata dall’applicazione “Museo SSC Napoli, che consentirà la navigazione interattiva lungo la mostra anche attraverso le fotografie storiche ed i testi di noti giornalisti e scrittori. Inoltre, inquadrando i codici QR, sarà possibile rivivere le emozioni delle partite associate ai trofei esposti. Per non perdersi proprio nulla di una full immersion nella storia del Napoli.