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Roma-Sassuolo, Di Francesco: "Schick titolare col Sassuolo. Il ko con la Juventus non è colpa sua"

Serie A

L'allenatore della Roma parla alla vigilia della diciannovesima giornata di Serie A. La Roma in campo all'Olimpico alle 15 contro l'ex squadra di Di Francesco che sarà senza Berardi infortunato

SERIE A, LE PROBABILI FORMAZIONI DELLA 19^ GIORNATA

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Il bilancio dei primi 6 mesi di Roma

“Abbiamo ancora da giocare due di partite prima della fine del girone d'andata e quella con la Samp che non abbiamo giocato influisce molto sulla classifica. Abbiamo fatto ottime cose, siamo cresciuti tanto, ci manca ancora qualcosa per essere competitivi sotto tutti i punti di vista. E questo ci deve spronare a fare ancora meglio. Memorizzare alcuni concetti che possono essere fondamentali durante le gare”.

"Mi emoziono ancora quando penso al Sassuolo"

"Non ho mai fatto lettere o affittato elicotteri per ringraziare, ma provo ancota forti emozioni addosso quando ripenso al mio passato. A Sassuolo ho incontrato un ambiente straordinaro con cui ho condiviso cose che mi terrò sempre detto. E' stato un percorso bellissimo e i ricordi vanno soprattutto al gol di Missiroli, quello che ci ha permesso di vincere il campionato di Serie B. Perché non c’è stata solo la Serie A, averla conquistata vincendo la B è ancora più bello. Ora lì c'è Iachini, che sta valorizzando anche il lavoro in termini di preparazione fatto da Bucchi. Poi Beppe è bravo a metterci del suo, è un martello. Ha dato solidità a una squadra che prendeva troppi gol".

"Pellegrini è uno dei titolari della Roma"

"Pellegrini è un classe ’96 e, per la sua età, sta giocando tanto. Qualcuno dice che debba giocare di più, ma poi quando ha giocato sempre magari non ha dato il meglio. Per me è un ragazzo di grandissima prospettiva, anche a livello nazionale. E’ in continua crescita, ha maggiore personalità in campo come in allenamento. E’ uno dei titolari di questa Roma. Defrel? Non è riuscito a segnare, nonostante le occasioni avute, anche per un po' di sfortuna. Ora sta smaltendo un problema fisico, non sarà convocato"

"Poco concreti? Dobbiamo rispondere sul campo"

"Dobbiamo portare in campo concretezza, superare questo periodo dove creiamo ma non segniamo, come successo anche contro la Juventus. La partita in coppa col Torino credo sia stata emblematica. Ma la risposta arriva sul campo, non in sala stampa. Mi auguro magari di creare meno ma di segnare come facevamo prima"

"Schick titolare. Gli altri 10? Vediamo..."

Domani giocherà Schick, gli altri 10 li vedremo. Ho avuto un occhio di riguardo a dirvi che gioca. Capita di sbagliare un gol in una sfida così importante. Lui però deve avere la forza di superare questo momento e adesso è il giocatore a cui sono vicino. Sia perché è un capitale della società, ma anche perché è un giocatore forte, con qualità importanti. Ancora non è un grande campione, deve fare ancora molta strada lavorando anche sull'aspetto psicologico. Però non deve passare il messaggio che abbiamo perso per colpa di un suo errore. Cambiare sistema di gioco? Il sistema di gioco lo fanno le caratteristiche dei giocatori. Quello di Torino era un 4-2-4. raramente faccio il 4-2-3-1. Questo perché abbiamo difficoltà nel segnare quindi cerco di mettere persone che hanno propensione al gol. Non buttiamo via un modulo o un giocatore perché abbiamo perso due partite. Per fare chiarezza, io posso utilizzare 4-3-3 o il 4-2-4, il 4-2-3-1 non mi piace tantissimo".

"Badelj? Il mercato è l'ultimo dei miei pensieri"

"Sono in sintonia con Monchi, non mi interessa ora parlare di mercato, penso a portare a casa i 6 punti prima della sosta. Poi avanti ne parleremo, si può cambiare idea, voi siete maestri in queste cose. Il mercato è l'ultimo dei miei pensieri. Sbagliato cedere giocatori alla Juve? Questa è una domanda da fare alla società. L’allenatore in queste dinamiche di solito c’entra molto poco, ma succede ovunque. La Juventus ha qualcosina in più perché si permette di avere un giocatore come Dybala in panchina".

"La mia forza è sfruttare le sconfitte per migliorare"

“Ho avuto periodi difficili all'inizio a Roma, poi però credo che abbiamo fatto qualcosa di straordinario in Champions. Mentre in campionato siamo in linea coi programmi. Ovviamente per ripartire serve vincere, ma la mia forza è sempre stata cercare di prendere le sconfitte nel modo giusto e sfruttarle per migliorare. Ben venga anche qualche vittoria sporca che ti dia fiducia. Domani dobbiamo vincere, a prescindere dall'avversario. Anche se il Sassuolo di recente ha fatto benissimo".

"Si vince attraverso la mentalità"

"A livello motivazionale vincere è una parola che mi piace molto. Può significare vincere lo scetticismo, raggiungere risultati importanti, portare giocatori in Nazionale. Mi piace di più vincere sul campo, è una parola che piace a tutti, perché non dirla usandola nel modo giusto. Non vincere a tutti i costi, ma attraverso una mentalità e un’idea. Per vincere bisogna anche imparare dagli altri, avere la determinazione, la cattiveria agonistica che noi non abbiamo sempre e che invece ha avuto la Juve".

"Nainggolan tornerà a segnare come prima"

"Se sono convinto dei tanti gol che può fare Nainggolan da mezzala? Contate anche quanti pali abbiamo preso. L'anno scorso ogni volta che tirava da lontano la metteva sotto l'incrocio. L'anno prima aveva segnato molto di meno. Anche io un anno ho fatto 8 gol. Ci sono annate in cui ti riesce tutto. Nainggolan è un giocatore incredibile, magari da mezzala deve migliorare l'attacco della porta. Ha avuto tante chance per segnare e mi auguro che possa fare ancora tanti gol. Ora non gioca dietro la punta, ma ci arriverà con lo sviluppo della manovra".

"Fondamentale che Dzeko torni a segnare"

“L’Inter ha fatto tanti punti grazie ai gol di Icardi. Un amico mi diceva: l’attaccante fa gol e il portiere para. È fondamentale che Rdin torni a segnare. È quello che calcia più in porta in campionato. Ha avuto meno lucidità e fortuna, ma deve tornare a fare gol. Se Dzeko farà 8-10 gol non potremo ambire a qualcosa di importante. Io conosco solo un modo per risolvere questo problema: stimolarli. Devono credere un pochino di più e non fermarsi, Benatia ci ha creduto e ha fatto gol, chi difendeva ci ha creduto un po' meno".