Sacchi: "Sarri ha già vinto, ecco perchè. Juventus ripetitiva: ora Allegri deve divertire"

Serie A
Arrigo Sacchi
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L'ex Ct della Nazionale dà i voti alla Serie A: "Napoli, lo Scudetto sarebbe il giusto premio. Che Allegri insegua la bellezza e innalzi i valori dei suoi giocatori". Sull'Inter: "Icardi deve entrare più nel gioco. Milan? Incognita in tutto"

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Arrigo Sacchi dà i voti alla Serie A. Arrivati al giro di boa, l’ex Ct della nazionale torna a parlare sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, e lo fa partendo dalla capolista, il Napoli: “Sarri ha portato il Napoli già nel futuro - ha esordito - Non ha top player eppure esprime un gran calcio di qualità e valori. La conferma sono i tanti giocatori che sono migliorati: Koulibaly, Ghoulam, Mertens, Insigne... Lo scudetto sarebbe il giusto premio alla bellezza e alla generosità. Ma il Napoli non ha le risorse della Juve che può sottrarre i 36 gol di Higuain e inserire alternative come Cuadrado. Comunque vada, Sarri ha già vinto”. Appena dietro la Juve, e Sacchi pizzica Allegri: “Lo Stadium si diverte? La Juve a tratti fa gran calcio, ma, se segna, spesso si ferma. La Juve ha una dirigenza illuminata e mi piacerebbe che smettesse di ripetere: la sola cosa che conta è vincere. Allegri è uno dei più grandi allenatori italiani di tutti i tempi. È bravissimo a innalzare al massimo la qualità dei suoi. Eroe è chi fa quello che può fare, dice Romaine Rolland. Max sa ottenere una squadra di eroi e per questo vince. Ma io vorrei che, oltre alla qualità, innalzasse anche i valori, cercasse cioè di divertire ed emozionare. Non sarebbe più solo vincitore, ma degno vincitore. Altrimenti non lascia idee da ricordare, solo vittorie”.

"A Roma difficile vincere. Inter, Icardi tocchi più palloni"

Capitolo Roma: “Di Francesco è bravissimo. Lui sì, gioca un calcio con lo spirito dei padri fondatori: coraggioso, offensivo, ottimistico. Oltre la tradizione”. Vincere a Roma non è però semplice: “Il calcio è un riflesso della società. Roma è la città più bella del mondo, ma soffocata dall’immondizia. Contraddizioni, problemi. Città dispersiva. È difficile vincere. Uno scudetto a Roma ne vale dieci a Torino, dice Capello”. Una battuta poi sull’Inter: “Se il tuo miglior giocatore, Icardi, riceve meno palloni degli altri, c'è un problema. A Baggio, che faticava a entusiasmarsi per il nostro gioco, promettevo: ‘Tu tocchi 30-40 palloni a partita’. Con noi ne giocherai 100’. L'Inter ha grandi margini di crescita, ma solo quando il gioco migliorerà”. Infine Sacchi parla del ‘suo’ Milan: “È un'incognita in tutto. È stata fatta una campagna acquisti sbalorditiva, ma è stato messo il gioco al centro del progetto? È stata valutata la professionalità e la compatibilità dei prescelti? Sono adatti al gioco? Gattuso ha ricevuto una patata bollente, ma sa tirare fuori il meglio da ognuno”, ha concluso.