Serie A, ecco perché Napoli ha festeggiato così la vittoria di Bergamo

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La festa dei tifosi per il ritorno da Bergamo del Napoli racconta di una vittoria fondamentale per la squadra di Sarri. Che batte l’Atalanta sconfiggendo una vera e propria bestia nera e anche i propri fantasmi. Mertens ha interrotto il digiuno di gol e il segnale dato al campionato è stato molto forte

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Contro l’Atalanta non sono arrivati semplicemente i tre punti. Contro l’Atalanta il Napoli ha fatto qualcosa di ancora più grande. Ha giocato e vinto anche contro i propri fantasmi. In campo dopo quella pausa della Serie A che Sarri temeva tantissimo. In campo contro l’Atalanta a Bergamo, una specie di bestia nera per gli azzurri. I campionati passano inevitabilmente anche da qui. Da partite difficile, vinte anche soffrendo. Vinte 1-0 e senza subire gol (il Napoli conferma la miglior difesa in A). Sembra paradossale, ma i 3 punti appena conquistati pesano, più o meno, quanto uno scontro diretto. E sono il simbolo di una squadra matura e che, in attesa della Juventus impegnata contro il Genoa, ha messo qualche altro punto di vantaggio sulla seconda in classifica.

Tabù Atalanta, tabù Mertens

Vero, era proprio una bestia nera - un tabù - quell’Atalanta di Gasperini per il Napoli. Tre vinte e un solo ko per i bergamaschi negli scontri diretti fin qui. Certo, all’andata aveva vinto il Napoli (vantaggio di Cristante, pari Zielinski, dunque gol Mertens e Rog), ma l’anno prima erano stati i nerazzurri a fare bottino pieno: 1-0 in casa e 2-0 a Napoli. Più anche la vittoria in Coppa Italia a inizio gennaio. I precedenti erano sfavorevoli, e Sarri lo sapeva. Era perfettamente a conoscenza che questa trasferta sarebbe stata un crocevia fondamentale per la stagione. E probabilmente ci sperava davvero nel ritorno al gol di Mertens. Già, se l’Atalanta era tabù per il Napoli, Mertens è allora tabù per i bergamaschi. Il belga in campionato non segnava dal 29 ottobre scorso contro il Sassuolo, e ha interrotto un digiuno che durava ormai da 910 minuti, certamente non normale per uno come lui. Eppure, nel frattempo, un gol era arrivato, in tutti quegli 85 giorni di astinenza, in Coppa Italia, proprio contro l’Atalanta: 3 partite stagionali contro i nerazzurri, 3 gol per lui.

La festa

Mertens in vacanza durante l’ultima pausa del campionato aveva voluto rassicurare tutti i suoi “Presidenti” del fantacalcio: “State senza pensieri, mi sono riposato”. Vero, innegabile, e la staffilata contro l’Atalanta vale i tre punti e anche un +3 per tutti quelli che lo hanno scelto in squadra. Così come una regola non scritta il fatto che il belga segni sempre all’ora di pranzo. E col gol a Berisha fanno 9 centri negli anticipi delle 12.30, nessuno come lui. Una bella soddisfazione, ovvio, per Mertens stesso ma ancora più grande per tutti i suoi tifosi, quelli che hanno accolto la squadra a Capodichino di ritorno da Bergamo con tutto quel calore che c’è anche al San Paolo. Eccolo un altro segreto del Napoli di Sarri: casa e trasferta non sembra fare differenza, anzi. Per il Napoli sono infatti diventate cinque le vittorie consecutive in campionato. Ma soprattutto in trasferta è ancora imbattuta da 24 partite, 21 delle quali terminate con una vittoria. E se c’era davvero da mandare un segnale al campionato, il Napoli ha sicuramente risposto forte e chiaro.