Elezioni Figc, l'appello di Caressa a Malagò

Serie A

Fabio Caressa

All'indomani della mancata elezione del presidente Figc, Fabio Caressa analizza la situazione del calcio italiano tra i tanti interrogativi che restano e le soluzioni migliori da attuare. Poi l'appello a Malagò a farsi carico in prima persona della Federcalcio

ELEZIONI FIGC: NIENTE PRESIDENTE, SARÀ COMMISSARIATA

Il giorno dopo la mancata elezione del presidente della Figc, la questione tiene banco e resta ancora calda. In attesa della giunta del Coni che deciderà in merito ad un eventuale commissariamento della Federcalcio, si fa un bilancio di ciò che è accaduto e ci si pongono nuovi interrogativi. Calcio italiano al punto più basso? Chi potrebbe essere l'uomo giusto in caso di commissariamento? Da dove deve ripartire il calcio sul campo? Chi sarà il prossimo Ct? Tutte domande a cui ha provato a dare una risposta Fabio Caressa.

Il Rinascimento del calcio italiano

"Tutti si sono cosparsi il capo di cenere ieri, eppure io vi dico cosa è realmente successo. Ieri i vecchi e nuovi vertici si sono azzerati da soli con una presa di coscienza che ho molto apprezzato. Tommasi era l'unica vera novità e giustamente ha chiesto di voler fare il presidente ponendo come alternativa il commissariamento. Penso che Tommasi il presidente non potesse farlo perché molti voti appartengono alla "confindustria" del calcio. Vedete la "confindustria" che dà i voti al capo dei sindacati per fare il presidente? Era improponibile ma è una cosa che è molto servita e io ho apprezzato molto la coerenza di Tommasi. Mi è piaciuto Gravina che ha detto no all'ultimo "inciucio". Ieri uno degli aghi della bilancia è stato Ulivieri che quando si è prospettata la possibilità di accordo Sibilia-Gravina, con varie promesse di poltrone, ha detto di no e lo stesso ha fatto Nicchi, più quasi il 50% delle squadre di serie A, più Tommasi. In ogni caso Gravina la sua posizione l'aveva stabilita prima. La vecchia dirigenza era stata quella che ha votato uno statuto in cui la lega dilettanti ha una percentuale di voti maggiori, quindi ieri è stato il giorno del "risorgimento" del calcio italiano. Perché adesso non ci sono più scuse: si tira una linea e si comincia a fare".

L'appello di Caressa a Malagò

"Giovanni, capisco che tu ti sia esposto molto sul commissariamento, e capisco che una presa di potere così diretta da commissario della Figc, porterebbe immediatamente a una situazione complicata. Ma ci sei solo tu, solo tu puoi fare il commissario della Federcalcio. Ci sono dei motivi abbastanza semplici: prima di tutto la storia, Onesti insegna, poi c'è la capacità e l'autorevolexzza che hai, le tue idee chiare. E poi, pur essendoci in Italia professionisti serissimi, non possiamo scegliere un nome non conosciuto dai tifosi. Per esempio se ti venisse in mente di essere tu il presidente con Billy Costacurta a capo del club Italia e Michele Uva direttore generale... Anche visivamente Malagò e Costacurta sono due persone che stanno bene insieme, sono eleganti, darebbero un afflato diverso all'idea che si sono fatti all'estero del calcio italiano: un calcio dove mandare i giocatori che vengono da infortuni. Ieri, sono sicuro, abbiamo conquistato la semifinale dei campionati Europei del 2020. Quello che voglio dire è che io ho grande fiducia che ieri le cose siano cambiate sul serio. Le priorità? Lo statuto deve cambiare, poi i centri federali e la scelta del Ct".

Centri federali e seconde squadre solo a certe condizioni

"Il lavoro che è stato fatto finora con i centri federali non è stato eccezionale. Innazitutto l'età per parteciparvi era di 13 anni, ora porteranno l'età a 11. I centri federali diventeranno un appuntamento mensile e non solo con i ragazzini delle società dilettantistiche ma con i ragazzi "pro", allora diventeranno un'altra cosa. E così sarà. Perché puoi mettere uno come Maurizio Viscidi come responsabile, è di scuola sacchiana, Arrigo lo ha voluto in Federazione, ed è bravissimo. In quel modo funzioneranno. Non potranno funzionare in età più avanzata ovviamente, perché se fai le seconde squadre poi quelli più grandi giocherebbero lì. Seconde squadre che devono essere fatte in modo preciso: 1- numero limitato di stranieri; 2- giocatori di proprietà e non prestiti; 3- criteri sull'età che non siano gli stessi che attualmente si usano nelle leghe inferiori".  

Il Ct ideale sarebbe Ancelotti

"Quanto al Ct che è l'altra cosa importantissima, per me deve essere Carlo Ancelotti. Roberto Mancini mi piace moltissimo ma penso che per esperienza, per ciò che ha vinto, sia meglio Ancelotti. Io credo che possa essere lui. Anche con Mancini cambierebbe tutto, però Mancio ha sempre avuto un rapporto conflittuale con la Nazionale. Mi piacerebbe vedere un Ct un po' più disincantato come Ancelotti. Poi se viene Mancini, che è un bravissimo allenatore, ci porta anche lui in semifinale nel 2020..."