Inter, i perchè della crisi: l'analisi di Ambrosini e Adani

Serie A
Brozovic, Inter

Inter fermata dal Crotone a San Siro e senza successo da otto gare, Massimo Ambrosini e Lele Adani analizzano i perchè della crisi nerazzurra dagli studi di Sky Sport. E intanto Luciano Spalletti pensa a delle nuove soluzioni tattiche

Una vittoria in campionato che manca dal 3 dicembre 2017: ultimo sorriso arrivato a San Siro contro il Chievo, da quel momento in avanti solo pareggi e sconfitte. Otto turni senza conquistate i tre punti, con 6 pareggi (gli ultimi cinque consecutivi) e due sconfitte (contro Sassuolo e Udinese). Ma cosa non funziona in questa Inter e quali sono le soluzioni per uscire dalla crisi? Ad analizzare il momento nerazzurro ci sono le parole di due opinionisti Sky Sport, Massimo Ambrosini e Lele Adani.

Ambrosini: "Calo psicologico vistoso"

Ambrosini commenta così le difficoltà nerazzurre dopo il pareggio di San Siro contro il Crotone: "Di Candreva e Perisic ne abbiamo parlato tanto. Vecino è sottotono, non è più il giocatore che avevamo ammirato per lucidità e concretezza a inizio campionato. Anche lui ha iniziato a commettere qualche errore tecnico e c'è meno pulizia nel palleggio, cosa che aveva invece a inizio stagione, unita alla capacità di andare a occupare gli spazi partendo da posizione centrale. Borja Valero? Ha fatto la partita che doveva fare in mezzo al campo, si è sempre fatto vedere con personalità, ha trasmesso la palla da una parte all'altra, magari non con eccessiva velocità ma sempre con estrema lucidità e con personalità. Quello che invece è mancato a Brozovic sul centrosinistra, in difesa poi troppo facile l'occasione concessa al Crotone nell'occasione del gol subito. In generale l'Inter ha perso quella lucidità e capacità di interpretare i momenti della partita. E' una squadra diversa, la sensazione è che dal punto dei vista psicologico, dell'autostima stia calando vistosamente".

 

Adani: "L'Inter deve ritrovare l'anima di inizio stagione"

Anche Lele Adani ha espresso il suo pensiero in merito al momento attraversato dalla squadra di Spalletti: "La cosa più importante è l'aspetto umano, morale, interiore: se non hai caratteristiche nei tuoi interpreti che ti permettano di sviluppare bene il gioco, di esercitare un dominio territoriale netto e di dare la sensazione di chiudere la partita, di incanalarla, di fare spettacolo. L'Inter l'abbiamo sempre definita una squadra con dentro un sentimento, un'anima, con una caratteristica umana, naturale, interiore che era coesa: un'unica mente, un unico cuore capace di lottare, di combattere e i tanti gol fatti alla fine, nell'ultimo quarto d'ora lo testimoniavano. Se non recupera quello, l'Inter potrò perdere anche altre posizioni, perchè obiettivamente gioca meno bene delle altre squadre lì davanti e ha meno alternative", ha concluso l'opinionista di Sky Sport.

Come uscire dalla crisi, le soluzioni di Spalletti: l'analisi tattica dell'allenatore dell'Inter

A dare delle possibili soluzioni per provare a superare il momento di crisi è Luciano Spalletti. L'allenatore dell'Inter ha parlato così a Sky Sport dopo il pareggio con il Crotone: "Con questo difensore un più che abbiamo preso possiamo provare a fare qualcosa di diverso, con una difesa a tre, con i due uomini più alti, possiamo insistere mettendo caratteristiche un po' diverse. Karamoh è un giocatore che qualche strappo lo ha, ha sempre l'atteggiamento dell'età che ha quando gioca, non è che ci si possa aspettare continuità ma qualche giocata, qualche vampata riesce a darla. Adesso siamo in difficoltà con troppi elementi ed è quello che fa poi la differenza. Lo stesso Rafinha non ha ancora i 90 minuti nelle gambe, D'Ambrosio è appena rientrato dall'infortunio. C'è da rimanere lucidi: Candreva può anche fare il trequartista, o una delle due sottopunte, dipende poi dal modulo che si va a scegliere", ha concluso Spalletti.