Sassuolo, Magnanelli fa 401: "Un grande traguardo, 13 anni incredibili"

Serie A
Francesco Magnanelli, capitano del Sassuolo (getty)
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Il capitano neroverde entrato nella storia: "401 presenze un grande record, ma non mi voglio fermare: punto alle 200 in Serie A". Domenica il derby a Bologna: "Sentiamo la partita, vogliamo portare a casa punti"

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401 presenze con il Sassuolo, dalla C2 all’Europa League: Francesco Magnanelli è sempre più protagonista della storia neroverde. Il capitano degli emiliani ha festeggiato contro il Cagliari un record importante, maturato dopo 13 anni con la stessa maglia: “Fa un certo effetto - ha raccontato in conferenza stampa il centrocampista - è un grandissimo traguardo, che mai mi sarei aspettato di raggiungere, mai mi sarei aspettato di vestire per tanti anni gli stessi colori, ma ho avuto la fortuna di farlo. Abbiamo fatto un percorso incredibile, non solo calcistico, ma anche sociale, emotivo, questa città mi ha accolto, mi ha cresciuto, abbiamo fatto tante cose belle insieme e qui mi sento a casa. Il mio primo impatto con l'ambiente Sassuolo? Fu con l'ex segretario Gerardo Esposito che sbagliò il mio nome chiamandomi Massimo. Vedere il Sassuolo oggi è incredibile e la cosa bella e che non è finita qua. Ora festeggio un momento di cui non sapevo neanche l'esistenza, lo vivo con il sorriso, per me è importantissimo e credo lo sia anche per la società”. E ancora: “Credo che se avrò la fortuna e la forza di raggiungere le 500 presenze, potrò dire di aver fatto il calciatore e aver fatto una carriera importante, se poi ci arrivassi raggiungendo le 200 in serie A sarebbe il coronamento di un sogno. Considerando che molte partite le ho fatte da titolare, posso dire di aver raggiunto un grande traguardo”.

"Domenica sarà derby: vogliamo raccogliere punti"

Tornando al campo: domenica la sfida di Bologna. “È un derby e come tale va vissuto - ha continuato Magnanelli - C’è ancor più attenzione nel preparare la partita, entrambe le squadre vengono da momenti non esaltanti. Il Bologna ha dei valori, è allenato da un allenatore bravo, sarà una partita complicata, mi auguro che il Sassuolo faccia il Sassuolo, la voglia di prevalere sull'avversario farà la differenza. Noi abbiamo alternato cose buone ad altre meno, anche se abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo. Per far cambiare idea alla gente e per cambiare la classifica c'è solo un modo: fare punti”. Problemi in fase realizzativa per i neroverdi (solo 14 gol fatti in stagione): “È un dato oggettivamente preoccupante ma è questo, l'unico modo che abbiamo per invertire il trend è lavorare su dei movimenti a cui noi crediamo, le occasioni da gol ci sono, per cui vuol dire che siamo sulla buona strada, dobbiamo fare in modo che giri diversamente già da domenica”. Sulla classifica: “In questo momento la cosa principale è ritrovare noi stessi e dare continuità alle prestazioni singole e di squadra, è normale che ci guardiamo dietro. Domenica contro il Cagliari c'è stata un po' di paura nel primo tempo, dopo una scoppola come quella di Torino c'è paura di scoprirsi, ma nel secondo tempo si è giocato solo in una metà campo, abbiamo creato tantissime occasioni da gol. Bisogna trasformare quella mole di gioco in gol”, ha concluso.