Hellas Verona, presentato Aarons: "Orgoglio essere qui, bello rincontrare Pecchia"

Serie A
Rolando Aarons, centrocampista dell'Hellas Verona (getty)
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Il centrocampista inglese presentato in conferenza stampa: "L'Hellas mi ha cercato dall'estate, è bello tornare a lavorare con Pecchia. L'esordio? Non sono contento, ma sono qui da poco"

Appena arrivato e subito in campo, Rolando Aarons. È stato lui uno degli ultimi acquisti della campagna invernale dell’Hellas Verona, arrivato dal Newcastle ed ex giocatore proprio di Fabio Pecchia, quando era secondo di Rafa Benitez. Dopo aver fatto la prima apparizione in Serie A, il classe 1995 è stato ufficialmente presentato in conferenza stampa, dove ha spiegato: “Ho avuto alcune opzioni a gennaio, ma ho scelto Verona per la possibilità di crescita personale, in un campionato di cui sono appassionato e che seguivo da tempo. Pecchia? Sono felice di allenarmi ancora col mister. Abbiamo avuto un contatto in agosto durante l’amichevole e abbiamo parlato di questa possibilità. L’interessamento del Verona, già diversi mesi prima della proposta ufficiale, ha avuto peso nella decisione”.

"Non felice del mio esordio, ma è ancora presto"

Nel 2014, Aarons era stato inserito da Don Balon tra i giovani talenti più promettenti a livello europeo, ma gli infortuni ne hanno compromesso (per ora) la crescita: “Gli infortuni non mi hanno aiutato e hanno rallentato il mio progresso - ha spiegato l’inglese di origini jamaicane - Ora sono pronto per questa esperienza e spero di poter crescere qui all’Hellas”. Sul suo ruolo preferito, poi: “L’allenatore sa meglio di tutti qual è il mio ruolo: posso giocare in varie posizioni, ma alla fine sta al mister decidere. Non si tratta di Aarons, ma della squadra. Sono un giocatore istintivo, posso aggiungere qualità nella fase offensiva, con dribbling e corsa. Le prime prestazioni? Sono molto critico, non sono molto contento delle mie prove finora. Mi serve ancora tempo per adattarmi al nuovo campionato”. Infine una battuta sul gioco della squadra e sull’atmosfera del Bentegodi: “Nell’amichevole a Newcastle il gioco era più tecnico, di possesso, ora la tattica è cambiata anche in funzione della posizione in classifica. I tifosi sono molto simili ai tifosi di Newcastle, sono molto caldi e passionali. Sono orgoglioso di essere un giocatore dell’Hellas”, ha concluso.