Milan a due velocità: in campo corre, la società arranca

Serie A

Peppe Di Stefano

La squadra ha ritrovato brillantezza e risultati grazie al "metodo" Gattuso: 10 risultati utili consecutivi e il sogno Champions che si ravviva. Ma continuano i dubbi sul fronte societario con la presunta bancarotta chiesta in Cina per Li

CORRIERE DELLA SERA: "LI INSOLVENTE, CHIESTA BANCAROTTA IN CINA"

Ci sono come sempre due tavoli da gioco. Due umori. Due vite per il Milan. C’è il campo che ultimamente è sinonimo di felicità e sorrisi. E anche di lavoro duro. Poi c’è la solita e angosciante prospettiva societaria. Mai definitamente archiviata. Neanche dopo il closing. Gattuso in campo ha cambiato il Milan. Lo ha fatto operando sulla mentalità e sulla metodologia di lavoro a Milanello. La squadra sta bene, non avverte la fatica, arriva prima degli avversari sul pallone, è lucida, è in fiducia. E vince. Sorprendente. Vince. 10 risultati utili consecutivi con 6 clean sheet e solo 4 gol subiti. 16 punti su 18 disponibili nel girone di ritorno in campionato. Accesso agli ottavi di finale di Europa League archiviati. Pienamente in corso per la finale di Coppa Italia, e soprattutto 11 punti recuperati all’Inter nelle ultime 10 gare, passando dai -18 del 3 dicembre ai -7 attuali. E con il derby nel mirino, chissà quanto a Milanello il pensiero Champions sia tornato vivo. Il vantaggio di tutta questa bella favola rossonera, è che il Milan è in forma. Lo svantaggio è che il Milan, rispetto alle dirette rivali, non può sbagliare. Mai.

Così come oramai non si può più sbagliare (visti i tempi ristrettissimi) sulle questioni societarie. E se è vero che rifinanziare il prestito di 130 mln di euro fatto da Elliot al Milan sarà - come garantiscono dalla società - relativamente semplice, resta molto (molto) complesso il rifinanziamento dei 180 mln di euro a Yonghong. Semplicemente perché complessa e un po’ misteriosa resta la figura del n.1 del Milan. I dubbi sul patrimonio personale di mister Li sono sempre tanti. Così come i presunti debiti in Cina, che avrebbero portato - secondo una inchiesta del CorSera- alla richiesta di liquidazione per bancarotta della Banca di Canton. Dal Milan non trapela alcuna preoccupazione e nessun commento: il club nella fattispecie è oggetto e non soggetto. Ma l’impressione è che si viaggi a due velocità: in campo si corre, a livello finanziario si arranca.